Chi ritiene che il mondo classico abbia un che di polveroso e stantìo o che sia troppo complesso per i ragazzi è costretto a ricredersi alla luce dell’esperienza degli alunni di terza media della “Rosso di S.Secondo” che a Siracusa, accompagnati dalle loro docenti, hanno assistito alla tragedia “Alcesti” di Euripide. Sessantotto trepidanti alunni hanno visto svolgersi dal vivo il dramma di Admeto, re di Tessaglia, a cui il dio Apollo ha offerto la possibilità di differire la morte, a patto che si trovi qualcuno disposto a farlo al suo posto. I suoi anziani genitori rifiutano lo scambio, solo Alcesti, sua moglie, accetta di morire al posto del marito in un doloroso quanto altruistico atto di amore. Nel finale l’intervento “ex machina” di Eracle riuscirà a restituire una rediviva Alcesti, strappata dall’Ade, ad un distrutto Admeto. La loro “punizione” sarà essenzialmente psicologica e sociale per aver sfidato la Necessità e la Morte, sia pure per Amore. I ragazzi, che avevano studiato, analizzato e commentato la tragedia in classe, cogliendone l’attualità del messaggio, hanno seguito con grandissima emozione ed esaltazione gli eventi sulla scena e apprezzato la bravura degli attori e l’originalità delle scelte scenografiche. Il progetto “Alcesti, l’amore delle donne”, fortemente appoggiato dalla Dirigente Bernardina Ginevra, è uno dei tanti esempi di percorsi di qualità e buone pratiche educative della Scuola.