Attenzione alle ostriche provenienti dalla Francia, dove è stata sospesa la commercializzazione di una partita in seguito alla presenza di norovirus, ovvero la causa più comune di gastroenteriti acute di origine non batterica. Il lotto incriminato (presumibilmente) non è ancora stato ritirato dal mercato. Per questo occorre essere prudenti e quando si va in pescheria, controllare sempre la provenienza. È stato proprio il sistema di allerta comunitario a segnalarlo, avviando una campagna di ritiro e di richiamo, fra i prodotti contaminati distribuiti anche in Italia.
Nello specifico nella notifica numero 2021.1511 del 24/03/2021, si segnalano le ostriche vive collegate ad un focolaio di origine alimentare sospettato di essere causato da molluschi bivalve provenienti dalla Francia. Il Norovirus è uno degli agenti patogeni più sfuggenti, ma anche uno dei più diffusi tra la popolazione. Il periodo di incubazione del virus è di 12-48 ore, mentre l’infezione dura dalle 12 alle 60 ore. I sintomi sono: nausea, vomito, diarrea acquosa, crampi addominali. In qualche caso c'è anche la febbre.
Negli ultimi anni l’ipotesi che questo virus abbia un’incidenza comparabile a quella di batteri come Escherichia coli o Salmonelle è sempre più una certezza. Potrebbe essere la causa delle gastroenteriti che spesso vengono confuse con altre infezioni e non sono riconosciute. Per questo la comunità scientifica sta cercando di affrontare meglio il problema, prendendo spunto anche da casi specifici come quello delle ostriche, consumate crude e contaminate che si registrano sempre con maggiore frequenza. Occorre però sottolineare che ostriche e molluschi bivalve sono solo una parte dei veicoli a fianco di altri “mezzi” come acqua, frutta e verdura. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, dice che non andrebbero mai consumate crude anche se questo comportamento stride con molte abitudini e tradizioni culinarie. Di qui l’invito ad analizzare con molta attenzione i frutti di mare e soprattutto di consumarli solo cotti, anche perché è stato dimostrato che il norovirus resiste per settimane nei tessuti del mollusco, e non viene eliminato con le normali depurazioni industriali realizzate prima della vendita.