Pubblicato il: 30/03/2021 alle 09:58
In data 29 Marzo 2021, durante la seduta del Consiglio Comunale del Comune di Mussomeli, è stata trattata, tra i punti all’ordine del giorno, la proposta per l’istituzione della Consulta Giovanile e il regolamento della stessa. Quest’ultimo, così come proposto dall’Amministrazione, all’art. 6 statuisce che “il Presidente della Consulta è di diritto il Sindaco del Comune di Mussomeli”, svuotando il concetto di “Consulta Giovanile” e violando il fondamentale principio democratico di scelta dei propri rappresentati (Presidente, Vice Presidente e Segretario).
Invero, questa presa di posizione dell’Amministrazione Comunale fa venir meno la ragione d’essere della Consulta stessa ovvero un luogo di incontro e confronto tra giovani “LIBERI” di autodeterminarsi sia nella scelta della loro rappresentanza che nei fini da perseguire. Perché la Consulta Giovanile non deve eleggersi il proprio Presidente e il direttivo che lo coadiuva? A tal fine, gli scriventi consiglieri, coscienti dell’importanza dei principi democratici e certi di difendere i diritti di autogestione dei giovani, si sono sentiti in dovere di presentare un emendamento al regolamento avanzato dall’Amministrazione, volto a stabilire che “l’elezione del Presidente e del Comitato direttivo debba avvenire mediante elezioni da parte dell’Assemblea della Consulta Giovanile”, nel rispetto degli ideali democratici di libertà, uguaglianza e solidarietà.
Di contro, è stato disarmante l’atteggiamento tenuto in aula da parte dell’Amministrazione e di tutti i consiglieri della maggioranza, i quali, nel rifiutarsi di prendere visione dell’emendamento e nel rigettarlo senza averlo letto, hanno manifestato una palese mancanza di rispetto nei confronti di chi lavora per la collettività e nella fattispecie, una mancanza di rispetto verso i giovani che verranno privati della “LIBERTÀ” di scelta dei propri rappresentati. È evidente la voglia spasmodica di quest’Amministrazione di piantare la loro bandiera su tutto quello che gli si presenti davanti, anche a costo di sacrificare, come nel caso in oggetto, i principi democratici e di autodeterminazione.
Quanto accaduto oggi ha rilevato, ancora una volta, la voracità di quest’Amministrazione di voler occupare tutti i posti disponibili, anche quelli che per definizione dovrebbero rimanere fuori dall’agone politico. Infatti, è ANTIDEMOCRATICO imporre dall’alto il Presidente della costituenda Consulta Giovanile senza ascoltare la voce dei giovani che, invece, “dovrebbero essere i protagonisti”. Questo modo di agire stride, altresì, con i principi dell’Associazionismo costituito dalla partecipazione nelle scelte, dal pluralismo e dall’autonomia.
È evidente la presenza di un deficit democratico nel regolamento proposto dall’Amministrazione Comunale per la costituzione della Consulta Giovanile. Per tali motivi, una volta appresa la volontà della maggioranza di bocciare l’emendamento che statuiva l’elezione a maggioranza del Presidente della Consulta e del Direttivo, abbiamo deciso di abbandonare l’aula, in segno di protesta contro un’Amministrazione che calpesta i principi democratici di scelta dei propri rappresentanti. Infine, ci auguriamo che la costituenda Consulta Giovanile, che è un organo consultivo a partecipazione democratica, non si riduca ad un mero pretesto per fare proselitismo tra i giovani in vista delle prossime competizioni elettorali.