Dopo tre settimane di “zona rossa”, il sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino dichiara che la curva dei contagi (per Covid-19) non accenna a diminuire, ma aumenta pericolosamente. Drammaticamente. Inoltre, egli aggiunge che sono presenti focolai in due scuole primarie. Come sappiamo, tali scuole sono chiuse da tre settimane. Pertanto, è evidente che le misure assunte fino ad oggi sono inadeguate. Tali misure, a nostro parere, non intervengono nel cuore del problema.
Quindi, chiediamo di:
1. istituire un hub per tamponi nel centro storico;
2. istituire un hub vaccinale dedicato nel centro storico;
3. potenziare la medicina di prevenzione sul territorio;
4. fare tamponi periodici a tutti gli operatori del commercio;
5. monitorare il tasso di positività;
6. segnare sui marciapiedi, davanti ai negozi – alle banche – agli uffici pubblici, il posto-fila opportunamente distanziato;
7. organizzare una campagna di sensibilizzazione e prevenzione attraverso tutti i mezzi di comunicazione disponibili;
8. continuare a fare tamponi agli operatori sanitari anche se vaccinati;
9. creare sinergie, nello spirito della sussidiarietà, con associazioni private di professionisti, con la Caritas diocesana e con le Caritas parrocchiali.
Dobbiamo aspettare che passi questa lunga e tragica nottata, o pensiamo ad una seria prevenzione sul territorio?
Se le istituzioni sanitarie locali non hanno le risorse economico-finanziarie e logistico-organizzative, ci autotassiamo noi cittadini?
Qualcuno esperto di logistica si può fare avanti per dare una mano?
Chiamiamo i Medici Senza Frontiere?
Un saluto,
Maria Teresa Iacuzzo e Leandro Janni