Pubblicato il: 09/04/2021 alle 20:27
Eseguita oggi all’ospedale Sant’Elia dal medico legale Cataldo Raffino, insieme al chimico Pietro Zuccarello del Laboratorio di Tossicologia Forense dell’Universita di Catania, l'autopsia sul corpo di Gaetano Ferrara il giovane nisseno di 28 anni morto lo scorso 3 aprile dopo essere stato fermato ad un posto di controllo dei carabinieri. L’unica cosa certa è che il giovane abbia ingerito della sostanza stupefacente ma non sono ancora note le cause del decesso. Il referto del medico legale sarà infatti depositato tra 90 giorni. Intanto emergono alcuni particolari di quanto accaduto. Secondo una prima ricostruzione il giovane tornava da Catania insieme a due amici, Giuseppe Contino, 34 anni, alla guida dell’auto e Andrea Bellia, 28 anni, che sedeva davanti sul lato passeggero. Alla vista dei carabinieri, che stavano effettuando un posto di controllo sulla Ss626, alle porte di Caltanissetta, Ferrara avrebbe ingerito sostanza stupefacente.
Poco dopo essere stati fermati il giovane avrebbe cominciato ad accusare un malore. I carabinieri hanno contattato il 118 che ha inviato un’ambulanza medicalizzata sul posto. Quando i sanitari sono arrivati le condizioni del giovane erano gravissime. Dopo avere eseguito le manovre rianimatorie sul posto i sanitari hanno trasportato Ferrara al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Elia dove è arrivato già privo di vita. I sanitari avrebbero comunque tentato nuovamente di rianimarlo ma purtroppo non c’era più nulla da fare. Adesso Bellia e Contino, difesi dagli avvocati Davide Schillaci, Rudy Maira e Federica La Verde sono accusati di spaccio e omicidio come conseguenza di altro reato. La famiglia di Gaetano Ferrara è assistita dall’avvocato Giuseppe Franzone.