Pubblicato il: 16/04/2021 alle 18:48
Il Mezzogiorno corre grossi rischi, siamo alle solite, si vuole giocare alle tre carte, inserendo nel Recovery Fund opere pubbliche già finanziate, già coperte da risorse precedenti che, di conseguenza, verrebbero risparmiate e che andrebbero a ridurre il debito pubblico ,enormemente gonfiato negli ultimi mesi.
Mi riferisco alla alta velocità Napoli Bari, all' alta velocità Messina Catania Palermo e anche alla Salerno Reggio Calabria. L'inghippo sta proprio qua: avremo più del 34% delle somme del Recovery Fund, ma nel calcolo verrebbero inserite risorse già destinate al Mezzogiorno con altri fondi come ad esempio i fondi strutturali, facendo massa unica!
Riducendo di fatto i fondi, il Mezzogiorno non potrà mai diventare zona di attrazione di investimenti; si assisterà al fatto che ogni regione porterà avanti il suo piccolo progetto, senza una visione d'insieme ed un progetto di sistema unitario. Bisogna pensare di arrivare presto ad Augusta, hub portuale fondamentale del sistema Euro Mediterraneo. Se non vogliamo rinviare il tutto a quando sarà troppo tardi per la concorrenza degli altri paesi del bacino del Mediterraneo, l’ipotesi di navi traghetto veloci e tunnel farà ritardare l'attuazione del progetto di almeno 10 anni, ben che vada!
La mancata realizzazione del progetto Euro Mediterraneo farebbe risparmiare qualche miliardo e farebbe gioire Genova e Trieste, ma affosserebbe definitivamente il vero sviluppo del Mezzogiorno.
Quanto scritto anche in precedenza, ha la motivazione di divulgare questo pensiero a più meridionali possibili, nell'intento di creare un fronte unico e unito, capace di intavolare trattative costruttive nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni, non tanto sulla quantità dei fondi da assegnare, quanto sul progetto euro-mediterraneo che è l'unico e vero progetto di crescita e di rinascita del Mezzogiorno.
Salvatore Giunta