Pubblicato il: 22/04/2021 alle 21:05
Il ponte? No grazie, ce lo facciamo da soli! Oggi è una data storica, il presidente Musumeci e il suo collega calabrese Nino Spirlì incontreranno Pietro Salini, AD di WeBuild. L'idea è quella di costruire il Ponte da soli, a costo di metterci i soldi. Sembra ci sia un accordo che preveda l'impegno di WeBuild per costruire il Ponte in se, mentre le due Regioni si impegneranno per le opere complementari, ciascuna per la propria sponda.
Se così fosse, sarebbe una dura lezione, uno schiaffo per il Governo Italiano, ma lo sarebbe anche per l'Europa che non è riuscita nell'intento di indirizzare l'Impiego di parte dei fondi del Recovery per la coesione territoriale e per il superamento del divario tra Nord e Sud del Continente.
Allo stesso tempo, costruire il Ponte con soldi nostri e con la partecipazione di grosse società internazionali, di cui ancora non si fa il nome, rappresenterebbe per il Mezzogiorno un lancio importantissimo dal punto di vista politico e un forte valore simbolico, una vetrina per tutto il paese. Non vogliamo essere monotoni, scrivendo spesso del Ponte, ma siamo fermamente convinti che costruirlo sarebbe un evento eccezionale per tutti gli Italiani e ancora di più per il popolo meridionale, che lo vedrebbe come l'inizio della ripresa, non solo in termini sentimentali, ma soprattutto perché l'opera impiegherebbe 100 mila posti di lavoro: 30.000 diretti e 70.000 indiretti, risollevando in parte le sorti di un territorio povero e depresso.
Il Progetto Euromediterraneo per il Mezzogiorno, come afferma l’Arch. Pier Paolo Maggiora, visto come piattaforma logistica degli scambi, riprende la definizione empedoclea delle quattro radici: l'aria, l'acqua, la terra e il fuoco. L'aria comprendendo gli aerei e gli aeroporti, l'acqua comprendendo le navi e i porti, la terra comprendendo le strade, le ferrovie e i ponti, ed infine il fuoco cioè l'energia e l'alta tecnologia.
Ed è di tutto questo che il Mezzogiorno ha bisogno: di infrastrutture ecosostenibili messe a sistema, in modo che non ci siano più cattedrali nel deserto ma che tutte insieme servano allo sviluppo armonioso del Sud.
Ed è proprio questo che dobbiamo fare: pensare al Sud! Se non ci pensano né il Governo Nazionale né l'Europa allora dobbiamo pensarci noi. Il ponte? No grazie, ce lo facciamo da soli!
Salvatore Giunta