Pubblicato il: 23/04/2021 alle 13:15
L’andamento negativo del mercato dell’auto (la spesa dei privati è calata del 14,3% nel segmento del nuovo e del 9,2% in quello dell’usato) trascina al ribasso la spesa in beni durevoli delle famiglie siciliane nel 2020: il calo del 6,8% è comunque più contenuto rispetto alla media italiana del -10,3% rilevata dall’Osservatorio dei Consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia. In Sicilia risulta in controtendenza il comparto dei motoveicoli: +8,2% a fronte del -6,9% registrato a livello nazionale. In forte espansione tutti i segmenti tech legati all’abitare, sull’onda della digitalizzazione degli ambienti domestici: +36,5% per l’information technology, +5,1% per gli elettrodomestici e +4,3% per l’elettronica di consumo. La contrazione è accentuata, invece, sia per i mobili (-10,8%) che per la telefonia (-5%). «In regione il mercato dei durevoli si attesta a 3,549 miliardi con una perdita di 260 milioni di euro – commenta Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic -. La spesa media per famiglia è di 1.742 euro, risultato che colloca la Sicilia alla terzultima posizione nella graduatoria delle regioni italiane. Il reddito pro capite, invece, ha subito un ridimensionamento dell’1,1%, in linea con i dati degli altri territori del Mezzogiorno e meno marcato rispetto alla media nazionale del -1,8%».
CALTANISSETTA. In provincia di Caltanissetta nel 2020, il reddito per abitante è calato dell’1,4% a 13.738 euro. Le famiglie nissene hanno speso in media 1.614 euro in beni durevoli per un giro d’affari di 172 milioni, che si è assottigliato dell’8,1%. Come per gli altri territori della regione, le peggiori performance di mercato – registrate dall’Osservatorio Findomestic – riguardano il settore dell’automobile: -16,8% per le auto nuove (27 milioni totali) e -12,9% per quelle usate (46 milioni). Nell’ambito della mobilità, crescono soltanto i motoveicoli: +28,1% per un valore di 5 milioni. Risultano in grave perdita le vendite di mobili: -11,5% per una spesa che si è ridotta a 46 milioni. Pesante anche il passivo per a telefonia: -5,5% per 18 milioni. Gli acquisti della popolazione nissena si sono concentrati sui segmenti tech: l’IT ha compiuto un balzo in avanti del 35,6% (8 milioni), l’elettronica di consumo è aumentata del 3,7% (6 milioni) e gli elettrodomestici sono cresciuti del 4,2% (16 milioni)
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