Pubblicato il: 07/05/2021 alle 20:16
La Sicilia in zona arancione, almeno fino al prossimo 16 maggio, malgrado i numeri della nostra regione siano in netto miglioramento già da oltre una settimana. Speranza ha firmato le ordinanze con le quali pone tutta l'Italia in fascia gialla, eccetto Sicilia, Sardegna e Valle d'Aosta in arancione. Per le due isole maggiori si tratta di una conferma, la Valle d'Aosta, invece, cambia zona dopo appena una settimana di rosso.
Le regioni tra rischio basso e moderatoSull'assegnazione delle zone oltre all'Rt che in Sicilia è 0,89 e alla situazione degli ospedali pesa la campagna vaccinale. La Sicilia è ultima in Italia per dosi somministrate, un dato che penalizza le riaperture. Per quanto riguarda l'occupazione dei posti letto in Sicilia, nelle terapie intensive è del 19% (l'allerta scatta oltre il 30%) e negli altri reparti con pazienti Covid è del 30% (allerta scatta al 40%). La riduzione dei casi, nella settimana dal 26 aprile al 2 maggio, è stata del 17,1 per cento e del 20,4 per cento considerando 14 giorni a ritroso. I nuovi focolai sono stati 785. Quindi, nonostante la Sicilia abbia un Rt sotto la soglia di criticità e sia stata definita "a rischio basso", rimane in zona arancione. Quindi niente fascia gialla: in base al decreto del marzo 2020, è necessario riconfermare questo valore per due settimane di fila, anche se la cabina di regia avrebbe potuto decidere anche diversamente.
Rt delle regioni Abruzzo 0.82, Basilicata 0.82, Calabria 0.74, Campania 0.95, Emilia-Romagna 0.92, Friuli Venezia Giulia 0.78, Lazio 0.91, Liguria 0.96, Lombardia 0.92, Marche 0.94, Molise 1.25, Piemonte 0.84, P.A. Bolzano 1.07, P.A. Trento 0.97, Puglia 0.91, Sardegna 0.74, Sicilia 0.89, Toscana 0.88, Umbria 0.93, Valle d’Aosta 0.93, Veneto 0.95. (Gds.it)In leggero aumento, per la seconda settimana consecutiva, l’indice Rt in Italia, salito a 0,89 contro lo 0,85 della settimana precedente. L'incidenza secondo gli ultimi calcoli sarebbe ancora in discesa dal valore 146 registrato nel monitoraggio della scorsa settimana, arrivando ora a 127. "Il punto essenziale è quota 1, se l’Rt è sotto 1 anche con piccoli scostamenti c'è la certezza che la circolazione è in decrescita". Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, al punto stampa al ministero sull'analisi del monitoraggio settimanale. "Quindi non c'è contraddizione con il calo dell’incidenza – prosegue -. La curva cresce quando va sopra 1. È chiaro che si vedono alcune oscillazioni, che dobbiamo guardare con grande attenzione. Rilassando un po' le misure qualcosa in più di circolazione ci può stare, e questo trova riscontro ma il problema è che la circolazione non faccia ripartire la diffusione".