Il professore Massimo Cacciari è personaggio colto, eloquente, molto intelligente e dotato di notevole spirito critico. Ospite di Carta Bianca ha denigrato il Ponte sullo Stretto con spudorata veemenza, definendolo “opera da incubo”, ricorrendo al maledetto concetto di “benaltrismo” che ha fregato il Sud da decenni, lasciandolo nell'immobilismo e nella depressione, in sostanza non realizzando né il Ponte, né “ben altro” e cioè strade, autostrade, ferrovie veloci, porti, ospedali e scuole. Il professore Cacciari, un po' indietro con le sue conoscenze, credendo ancora che il progetto del Ponte sia quello originale a campata unica, e non quello più recente su piloni off shore a tre campate, lo definisce caduco e pericoloso.
Dimostra il nostro buon Cacciari di ignorare gli ultimi sviluppi della progettazione del Ponte e forse anche la sua storia trentennale. Ci chiediamo se il buon Cacciari sia mai stato in Sicilia, se ricorda non solo la sua storia millenaria, ma anche quella attuale, se conosce la sua situazione di arretratezza sociale e infrastrutturale, le sue contraddizioni, le speranze e le aspettative del Popolo Siciliano. Chissà perché, quando si parla di Mezzogiorno e di Sicilia, anche i più brillanti, i più preparati e più illuminati sembrano avere gli occhi e la mente offuscati, annebbiati, non riescono più a vedere la realtà con lucidità e lungimiranza, cadendo anche nella trappola di un sincretismo tecnico, parlando cioè di Ponte in senso lato senza conoscere gli ultimi sviluppi progettuali.
La stima che nutriamo nei riguardi del professor Cacciari ci spinge a credere che anche lui abbia la mente annebbiata quando parla di Sud, ma che qualora veda di persona e tocchi con mano quella che è la situazione del Mezzogiorno e della Sicilia, possa cambiare idea, ravvedersi, redimersi a tal punto da diventare egli stesso ambasciatore del Mezzogiorno, di quella lingua di terra protesa nel Mediterraneo che diverrà, come nel passato, snodo logistico delle merci e luogo di incontro dei popoli che lo attraversano.
Saremmo veramente lieti di ospitare il professore Cacciari in Sicilia, per dimostrargli, senza nulla nascondere, in quale situazione versa la Trinacria, un tempo perla della Magna Grecia e del Mediterraneo.
Salvatore Giunta