Pubblicato il: 12/05/2021 alle 12:00
Coprifuoco, riaperture, nuovi parametri per definire i colori delle regioni. Già la prossima settimana la guerra al Covid in Italia potrebbe cambiare pelle. Uno scenario nuovo che coincide anche con il possibile passaggio in zona gialla delle regioni ancora in arancione tra le quali c'è la Sicilia. Manca però ancora un accordo nella maggioranza, in particolare su coprifuoco e riaperture, con il centrodestra in pressing per accelerare la ripartenza di tutti i settori ancora fermi e cancellare il "tutti a casa" alle 22 e l'asse LeU-Pd che invece ribadisce la necessità di mantenere una linea di prudenza e gradualità nelle scelte in modo che le riaperture siano irreversibili.
Non a caso la cabina di regia politica per il 'tagliando' alle misure in vigore, annunciato per metà maggio, dovrebbe svolgersi non prima di lunedì. Entro la settimana, invece potrebbe essere modificato solo l'orario del coprifuoco dalle 22 alle 23 già dalla prossima settimana. Il centrodestra insiste sulle riaperture e per alzare il pressing presenta al Senato una mozione firmata da tutte le forze politiche, Lega, Forza Italia, Udc e Cambiamo: via il coprifuoco, è la richiesta, anticipare le riaperture previste per giugno e luglio, dunque ristoranti al chiuso, palestre, parchi tematici, fiere, convegni e congressi, consentire l'organizzazione di eventi e cerimonie dando il via libera al settore del wedding, aprire gli stadi al pubblico e i centri commerciali nel fine settimana.
Il compromesso nella maggioranza, dicono diverse fonti ministeriali, potrebbe essere appunto nel posticipo del coprifuoco alle 23 e nella definizione di una data certa per quei settori che non hanno ripreso le attività: il wedding, che potrebbe ripartire il 15 giugno, i centri commerciali, che potrebbero tornare a lavorare nei fine settimana dal 23 di maggio. Non dovrebbero esserci invece novità per i ristoranti al chiuso, le palestre (il decreto prevede il 1 giugno) e i parchi tematici (1 luglio). (Gds.it)