Pubblicato il: 12/05/2021 alle 17:57
“Domani apriamo”. E’ quanto scrivono le associazioni di categoria in un comunicato stampa con il quale annunciano che da domani le attività commerciali, rimaste chiuse perché Gela fino alla mezzanotte di questa sera dovrebbe essere rossa, riapriranno. Il direttore generale dell’Asp, Alessandro Caltagirone, avrebbe chiesto la proroga della zona rossa almeno fino al 19 maggio. “Avendo appreso – si legge nel documento – che l’Asp ha inoltrato la richiesta di permanenza in zona rossa, considerando che dai dati forniti, i nuovi contagi della settimana sono notevolmente sotto la soglia dei 180, previsti dal decreto in vigore, che per stessa ammissione il dato del giorno 6 maggio si riferiva a tamponi effettuati la settimana precedente e processati in ritardo, non ci spieghiamo questo accanimento contro le categorie da noi rappresentate.
Invitiamo il presidente della Regione, il sindaco di Gela, a difendere le nostre categorie da questo ulteriore danno che rappresenterebbe la goccia che fa traboccare il vaso. Per tanto le categorie da noi rappresentate, considereranno che la zona rossa terminerà alla mezzanotte di oggi e che, da domani, opereranno nel rispetto delle norme della zona arancione, come in tutta la Sicilia. Oggi incontreremo i nostri legali, per tutelare i nostri diritti davanti gli organi competenti, valutando anche la possibilità di presentare un esposto alla Procura della Repubblica. È facile prendere decisioni per chi ha uno stipendio mensile assicurato, senza curarsi dei risvolti drammatici che certe decisioni hanno, colpendo sempre e solo alcune categorie, le stesse che non hanno avuto nessuna tutela da parte di questo Governo, come i commercianti, artigiani, ristoratori, parrucchieri, estetisti, piccoli imprenditori, liberi professionisti.
Le associazioni datoriali si faranno carico di assicurare a tutti i propri associati la copertura legale e si costituiranno parte civile nel caso in cui dovessero scaturire ipotesi di reato. Siamo stanchi da adesso sarà tolleranza zero”. Il documento porta la firma di Rocco D’Arma, vicepresidente di Confcommercio, Armando Grimaldi, presidente della Fipe, Antonio Ruvio, presidente di Casartigiani e Rocco Pardo, presidente provinciale Confcommercio.