Pubblicato il: 10/06/2021 alle 20:20
Il Gip di Caltanissetta ha archiviato l’indagine nei confronti di Alfonso Cicero, ex presidente dell’Irsap Sicilia, scaturita da una denuncia presentata da Salvatore Iacuzzo, ex direttore consorzio Asi di Caltanissetta). Le accuse di Iacuzzo contro Cicero – contro Cicero – sono infondate. E’ stata depositata oggi l’ordinanza disposta dal GIP di Caltanissetta, Gigi Omar Modica, con la quale è stata archiviata, per infondatezza delle accuse, l’indagine nei confronti di Alfonso Cicero, difeso dall’avvocato Annalisa Petitto, scaturita da una denuncia presentata nel 2018 da Salvatore Iacuzzo, difeso dall’avvocato Gioacchino Genchi. L’archiviazione dell’indagine nei confronti di Cicero era stata richiesta dal pubblico ministero Maurizio Bonaccorso, alla quale si era opposto Iacuzzo.
Iacuzzo, aveva denunciato Cicero per i reati di calunnia, manipolazione atti giudiziari, diffamazione, falsa testimonianza e accesso abusivo al sistema informatico. Il GIP ha valutato ampiamente supportata, da minuziosa documentazione, quanto rappresentato da Cicero in Commissione Nazionale Antimafia, il 10 luglio 2014, per le vicende riguardanti: il lotto concesso dal Consorzio Asi di Caltanissetta, in comodato d’uso gratuito, alla ditta Ricotta Maria Pia, sequestrata successivamente per mafia in quanto prestanome di Salvatore Rizza già pregiudicato; la vicenda del frigomacello, struttura di proprietà del Consorzio ASI, concessa in locazione ad un canone annuo irrisorio di 25.000 euro alla cooperativa Le Verdi Madonie riconducibile alle società dei Giaconia; il prestito di denaro elargito dall’imprenditore Pietro Di Vincenzo all’allora direttore generale del Consorzio ASI Salvatore Iacuzzo.
Per quanto riguarda l’audizione di Cicero in Commissione Nazionale Antimafia, del 10 luglio 2014, il GIP, nell’ordinanza, si è così espresso: "L'insieme delle dichiarazioni accusatorie rese dal Cicero sono, infatti, contraddistinte dall’essere riproduttive di precedenti denunce sporte all’autorità giudiziaria e dall’essere supportate da precisa documentazione probatoria. Cicero cioè si è in gran parte limitato a ripercorrere i contenuti di denunce già sporte alla Procura della Repubblica, documentando quanto affermato con atti processuali o articoli di giornale. Egli non ha, invece, lanciato nuove ed indimostrate accuse allo Iacuzzo, senza fornire le prove di quanto rappresentato. Le circostanze riferite alla commissione nazionale sono peraltro sostanzialmente tutte corrispondenti al vero o comunque corrispondenti a quanto emergeva dalla cronaca giudiziaria di quel periodo. Nessuna circostanza è stata inventata o manipolata ad arte".
<<In conclusione, l’insieme delle dichiarazioni accusatorie rese dal Cicero non integra – a parere di questo Tribunale – alcuna delle condotte criminose qui in indagine (diffamazione, calunnia, falsa testimonianza).>> Inoltre, nell’ordinanza di archiviazione, è evidenziato che Cicero, nella sua relazione secretata depositata in Commissione Antimafia, il 10 luglio 2014, non aveva affermato che il noto collaboratore di giustizia Angelo Siino avesse dichiarato di essere a conoscenza del prestito elargito da Di Vincenzo a Iacuzzo.
Il GIP, altresì, si è cosi espresso sulle ulteriori accuse di Iacuzzo contenute nell’atto di opposizione contro l’archiviazione dell’indagine a nei confronti di Cicero: "La opposizione all’archiviazione è infondata e va rigettata per le seguenti considerazioni. In primo luogo non va dimenticato che nel processo a carico di Montante più altri (procedimento n. 1699/14 R.G.N.R.) Cicero (come emerge dalla sentenza emessa dal G.U.P. il 10.5.19) risulta essere parte civile, nonché testimone chiave a carico del Montante, per avere reso rilevanti dichiarazioni accusatorie contro di lui. Lo stesso dicasi del procedimento connesso attualmente pendente davanti al Tribunale collegiale di Caltanissetta a carico di Cuva più altri"; "si ritiene (ed è questo ciò che più conta in questa sede) che le dichiarazioni rese dal Cicero alla detta Commissione non integrino alcuna condotta calunniosa" "Ebbene, a parere di questo giudicante, le argomentazioni sollevate dall’opponente sono complessivamente prive di pregio e va viceversa condiviso quanto rappresentato dal Pm e soprattutto dalla difesa del Cicero".