Pubblicato il: 15/06/2021 alle 08:42
Massima professionalità, unita a empatia e notevoli doti di umanità, e un ambiente tranquillo e confortevole fanno dell’Uosd “Screening ca. della mammella”, al primo piano dell’ospedale Sant’Elia, un vero e proprio fiore all’occhiello della sanità nissena. Una perla che deve la sua preziosità al suo direttore, la dottoressa Giuseppina Guadagnino e alla collega Luisa Di Blasi, entrambi medici radiologi certificati come lettori screening. Sottoporsi a un controllo medico, e in particolar modo quando si parla di visite al seno, per una donna può essere grande motivo di ansia. Eppure quando si incontrano le due radiologhe – tra di loro scorgi subito grande intesa e collaborazione – tutto cambia: ci si sente subito a proprio agio e l’esame scorre in un clima sereno e disteso. Seppur con i volti coperti dalle mascherine trovi occhi sorridenti pronti ad accoglierti.
E quanto a professionalità non sono da meno: una volta fuori dal reparto la paziente avrà la netta sensazione di aver avuto a che fare con medici sicuri ed esperti. Il reparto, di recente costituzione, sta già dando ottimi risultati in termini di efficienza e raggiungimento di obiettivi. Una prima prova, quella dedicata allo screening gratuito per il cancro alla mammella, dedicato alle donne dai 30 ai 45 anni, si è rivelata un vero e proprio successo con una percentuale di adesione pari al 100%. “Si sono sottoposte a screening una sessantina di donne – spiega la dottoressa Guadagnino – su un’una di loro abbiamo fatto un ulteriore approfondimento diagnostico, circa il 15% di loro è stato invitato a un successivo controllo per riscontro di patologie benigne ma di prima diagnosi, mentre sulle restanti non abbiamo riscontrato alcuna patologia mammaria”. Per gli esami ecografici i due medici si sono avvalsi anche di una nuova tecnica denominata elastosonografia che serve a valutare l’elasticità dei tessuti. Uno strumento in più per i medici per fare diagnosi.
“Le donne, grazie alla collaborazione della psicologa Maria Vittoria Zito – continua la dottoressa Guadagnino – sono state accolte con colloqui e ascolto attivo in questo delicato momento dove la donna, madre, lavoratrice, ha ripreso la consapevolezza per il proprio “ben-essere”, superando la paura con un forte desiderio di ritornare alla normalità. Un’iniziativa ancora più importante quest’anno poiché, a causa della pandemia, si è voluto dare un segnale forte di ripresa, incentivando le donne ad occuparsi della propria salute in sicurezza. Con lo screening gratuito abbiamo anche cercato di manifestare l’attenzione alle fasce economicamente più deboli riaffermando l’accesso in sicurezza nella nostra struttura in un momento in cui è evidente la diffidenza agli incontri in presenza e la rinuncia alle cure non Covid-19 o non in emergenza”