Procedono senza sosta le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Caltanissetta, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta, finalizzate a chiarire i punti rimasti oscuri dell’attentato incendiario verificatosi il 18 Gennaio 2020 in danno di un legale del Foro di Caltanissetta presso la sua abitazione di contrada Perito di Serradifalco. La propagazione delle fiamme distrusse completamente l’autovettura Peugeot 3008 di proprietà della famiglia del legale, coinvolgendo anche una tettoia in legno sotto la quale si trovava la macchina e danneggiando anche l’altra vettura in uso al nucleo familiare, un’Audi Q3. Il 17 Giugno di quest’anno, per quell’episodio, è stato tratto in arresto Vincenzo Li Calzi, ritenuto l’esecutore materiale in concorso con altro soggetto che era rimasto ignoto. La serrata attività investigativa svolta dalla sezione operativa della Compagnia Carabinieri di Caltanissetta ha permesso di fare luce su ulteriori circostanze della vicenda. Nella giornata odierna, infatti, per le medesime condotte i militari dell’Arma hanno dato esecuzione a una Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale nisseno, nei confronti di due persone ( una italiana e un romeno).
La notte dell’incendio, ad accompagnare Vincenzo Li Calzi nelle campagne di Serradifalco vi era VALENTINA GARETTA, 29enne di Canicattì con precedenti di polizia giudiziaria. Dalle risultanze investigative è emerso che la donna sia stata l’autrice materiale del reato di incendio, essendo stata lei ad introdursi nottetempo nella proprietà dell’Avvocato cercando più volte di innescare il fuoco, riuscendovi solo dopo diversi tentativi. Nella sua condotta la Garetta veniva accompagnata da Vincenzo Li Calzi, conducente e proprietario dell’autovettura Alfa Romeo 159 ripresa più volte nel centro abitato di Serradifalco e presso la stazione di servizio di via Crucillà, intento a riempire una tanica di carburante da utilizzare per l’innesco dopo i primi tentativi andati a vuoto. L’individuazione della Garetta è stata resa possibile al termine di una meticolosa attività d’indagine. In tale contesto investigativo è poi emersa la figura di MARTIN MARIUS VASILE, 29enne bracciante agricolo residente a Canicattì il quale, stando alla ricostruzione, avrebbe assoldato la Garetta per la commissione del reato dietro pagamento di una somma in denaro di circa 400euro.
Le ragioni alla base delle condotte violente operate nei confronti dell’Avvocato appaiono ancora sconosciute, sebbene adesso i contorni della vicenda risultino più dettagliati. Le indagini proseguiranno al fine di fare chiarezza sugli aspetti non definiti della vicenda.