Pubblicato il: 28/07/2021 alle 10:07
“Le aziende del territorio non possono più sostenere un ulteriore rinvio del pagamento delle somme da parte delle amministrazioni pubbliche. A breve non riusciremo più a farci carico degli stipendi dei lavoratori”. E’ il grido di allarme lanciato dal presidente di Ance Caltanissetta, Claudio Mingoia che fa eco alle proteste già levatesi nei giorni scorsi sempre da parte di Ance ad Agrigento attraverso il presidente Carmelo Salamone. “Quanto esposto già dal collega Salamone è lo stato dell’arte in cui si trovano tutte le imprese da ormai lunghissimi 10 mesi – spiega Mingoia – senza che nessuno riesca a trovare una risposta sul perché questo sta accadendo. Anzi, di mese in mese, vengono inventate nuove scuse e viene preso nuovo tempo. Solo che la nostra pazienza è ormai terminata e a breve lo sarà anche la nostra liquidità. Stupiscono le dichiarazioni rassicuranti dell’assessore regionale Gaetano Armao dei giorni scorsi, il quale dichiarava che non sarebbe uscito dall’Assessorato finché non si fosse risolto il problema. Giorni dopo temiamo per la sua sorte, stante che a questo punto potrebbe essersi perso a Palazzo d’Orleans”. Mingoia spiega, inoltre, che le aziende in questa fase non riescono nemmeno a chiedere soldi alle banche, perché la Regione non è reputata un creditore credibile e non è possibile usare le fatture già emesse come garanzia di prestiti. “È necessario fare fronte comune rispetto a uno stato delle cose che rischia di fare quello che il Covid non è riuscito a compiere: la morte delle aziende del territorio”.