Pubblicato il: 04/08/2021 alle 09:16
Il caldo torrido e le temperature di questi giorni stanno mettendo a dura prova i residenti delle aree interne del centro Sicilia dove da giorni, senza tregua, si registrano picchi di 39-40 gradi. Una situazione che ha generato anche un iper afflusso di pazienti al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta dove gli accessi, che in tempi normali erano circa 60 al giorno, adesso raggiungono anche il numero di 90 utenti per un totale, considerati anche quelli dei giorni precedenti di 120 schede giornaliere.
“Moltissimi pazienti, per via del forte caldo – spiega il primario del pronto soccorso Salvatore Amico – arrivano con sintomi come stanchezza, disidratazione, vertigini e stato di malessere generale. Chiaramente i più colpiti sono gli anziani, ma c’è anche qualche persona più giovane. Quello che consiglio è di bere tanto, stare al chiuso nelle ore più calde della giornata, cercare di mangiare frutta e verdura. Consigli che possono sembrare scontati ma che vanno seguiti alla lettera. Molte persone giungono al pronto soccorso con la pressione bassa perché utilizzano terapie prescritte in inverno, che non sono più adeguate rispetto al caldo di questi giorni, e quindi consiglio di rivolgersi al medico di famiglia o allo specialista per modulare le terapie sulla base dello stato attuale. E faccio presente – continua ancora il medico – che per ogni persona che arriva bisogna fare tutti i controlli del caso, cosa che chiaramente impiega del tempo”
. Tornare a rivolgersi al medico di famiglia, questo l’invito del direttore medico di presidio del Sant’Elia Benedetto Trobia. “Invito l’utenza ad accedere al pronto soccorso, che è un reparto dedicato alle emergenze e urgenze, quando è veramente necessario e, in caso contrario, contattare o recarsi dal medico di famiglia. Anche i tanti che in questo momento hanno paura del covid – dice Trobia – e con febbri lievi si presentano in pronto soccorso. I medici di famiglia sanno come gestire i malati e quindi, ovviamente in caso di malesseri non gravi, possono essere contattati tranquillamente dai cittadini e sapranno dare le giuste risposte. C’è grande sinergia tra ospedale e territorio anche per ciò che concerne la vaccinazioni anti-covid e invito chi non ha ancora fatto il vaccino a provvedere il prima possibile”.