Pubblicato il: 07/09/2021 alle 16:12
Una visita istituzionale estremamente importante per Gela quella di ieri del Vice Ministro Teresa Bellanova. L’esponente del governo Draghi è arrivata a Palazzo di Città intorno alle 19, e il Sindaco Lucio Greco ha colto l’occasione per metterla al corrente dei più importanti problemi che la città sta vivendo e affrontando, in particolare, dal 2014, anno di inizio della fase post industriale, ad oggi. In cerca di risposte e di soluzioni che non richiedano ancora troppo tempo, Greco ha chiesto per Gela un’attenzione particolare da parte dei rappresentanti del Governo e del Parlamento nazionali.
Ha parlato dell’inserimento dei due porti all’interno dell’Autorità di sistema portuale del Mare della Sicilia Occidentale, che ha conferito alle due aree una rilevanza nazionale, mettendole nelle mani del Ministero delle Infrastrutture, del polo energetico da far nascere sull’asse Sicilia – Sardegna, della candidatura a centro nazionale per l’idrogeno e del progetto del GNL. Tutti argomenti dei quali oggi è possibile concretamente discutere grazie ad una interlocuzione costante che l’attuale amministrazione ha saputo intrattenere con la Regione e i Ministeri. Si è, quindi, concentrato sui problemi che potrebbero prospettarsi a causa del fatto che Gela è riconosciuta come ZES. Ora che entra a far parte dell’autorità portuale di Palermo, infatti, potrebbe rischiare di perdere i benefici della Zona Economica Speciale, e Greco ha chiesto al Vice Ministro un aiuto a superare eventuali criticità in tal senso.
“L’area del porto di Gela dev’essere una risorsa da sfruttare per dare un vero sviluppo al territorio intero – ha detto il Sindaco nel corso dell’incontro – così come l’autostrada Siracusa – Gela, per la quale ci chiediamo come mai nessun lotto sia mai partito da qui. Se finalmente accadesse, sarebbe un segnale di giustizia sociale”. Greco ha poi parlato dell’iter per il CIS affermando che “qui, purtroppo, ci sono tante criticità analoghe all’area di crisi di Taranto, e quindi per le stesse ragioni (inquinamento, disoccupazione e disagio sociale) meritiamo la medesima attenzione e uguali benefici”. Infine, riflettori puntati sull’agricoltura e sul grave problema degli invasi: “Chiediamo un intervento risolutivo per Comunelli, Cimia e Disueri, oltre che per i bacini più piccoli. Urgono interventi ordinari e straordinari per alleviare i problemi degli agricoltori dell’hinterland, che non sanno più come irrigare le loro terre. Gela, per tanti anni, economicamente parlando, ha dato anima e sangue. Ancora aspettiamo interventi di risanamento ambientale e ci aspettiamo maggiore attenzione da parte dello Stato”.
Il viceministro ha lasciato Palazzo di Città assumendo alcuni impegni importanti e dando atto all’amministrazione comunale di stare lavorando bene per la città. Parole che hanno portato il Sindaco a dirsi fiducioso. “Sono sicuro che, grazie a questa nuova interlocuzione con un altro autorevole esponente del governo Draghi, tutti i procedimenti in corso nei vari Ministeri potranno essere seguiti al meglio, e presto arriveranno le prime concrete risposte in tutti i settori” ha concluso il Primo Cittadino.