Pubblicato il: 19/09/2021 alle 09:43
La polizia ha fermato un uomo di 38 anni, Mariano Cannio, ritenuto gravemente indiziato dell'omicidio del piccolo Samuele, 4 anni, avvenuto venerdì a Napoli, in via Foria. Il provvedimento è sottoposto al giudizio di convalida del giudice. Il piccolo è morto precipitando dal balcone e facendo un volo di quindici metri: inizialmente si era ipotizzato che si fosse trattato di un tragico incidente. Sotto shock i genitori: la mamma del bimbo è incinta di 8 mesi.
Il fermo del 38enne, che lavorava saltuariamente come collaboratore domestico e che soffrirebbe di problemi psichici, è arrivato su disposizione della Procura di Napoli. Il piccolo era in casa con la madre che al momento della tragedia pare fosse in un'altra stanza. Motivo per cui si era pensato all'incidente. Da quanto ricostruito, il collaboratore domestico, molto conosciuto nella zona dove abita, aveva accesso alle abitazioni di diverse famiglie del quartiere che si fidavano di lui. Viene descritto come una persona molto chiusa di carattere. Al momento della tragedia la mamma del piccolo Samuele si era allontanata dalla stanza dove erano il figlio e, secondo la ricostruzione investigativa, il 38enne avrebbe approfittato della lontananza e di un momento di distrazione della donna per lanciare il bambino dal balcone.
L'uomo ha ammesso di essere sul quel balcone e di aver preso in braccio il piccolo Samuele ma ha negato di averlo volutamente scaraventato di sotto. Agli inquirenti ha detto di soffrire di disturbi psichici e ha fornito una sua versione dei fatti che escluderebbe il motivo doloso puntando invece sull'incidente. Ma non ha saputo spiegare con esattezza come il bambino sia caduto dal balcone. Sulla sottile linea che separa l'ipotesi colposa da quella dolosa si giocherà l'udienza per la convalida del fermo, in programma lunedì mattina alle 9:30. (Tgcom)