Pubblicato il: 02/10/2021 alle 11:26
“Il tasso di riproduttività nelle donne con sclerosi multipla è aumentato rispetto alle altre donne tra le quali, invece, il dato è in costante diminuzione”. Il dato è stato fornito dalla neurologa Roberta Lanzillo, professoressa dell’Università Federico II di Napoli che, nel corso del congresso “Highglights in Neurology”, organizzato dal presidente regionale della Società Italiana di Neurologia Michele Vecchio, ha affrontato il tema gravidanza e sclerosi multipla.
“Negli ultimi 15 anni – spiega la professoressa Lanzillo – si è assistito a un aumento del numero di gravidanze nelle donne con Sclerosi Multipla. Se prima le donne erano sconsigliate ad avere una gravidanza o comunque non potevano accedere al percorso gravidanza in terapia, e quindi l’alternativa sarebbe stata quella di non curarsi, oggi invece soprattutto grazie a una migliore conoscenza delle terapie, le donne con sclerosi multipla possono concepire in maniera sicura e quindi addirittura curarsi non solo fino al concepimento ma, in alcuni casi, anche durante la gravidanza o addirittura durante l’allattamento. Questo ha comportato una maggiore dimestichezza da parte dei neurologi e una maggiore sicurezza da parte delle donne con SM, il cui tasso di riproduttività adesso si sta avvicinando a quello delle altre donne. Abbiamo un decremento demografico nella popolazione generale mentre registriamo un incremento nelle donne con SM”.
Far vivere la normalità anche alle donne con Sclerosi Multipla, e avvicinarle a tutto ciò che è fisiologico, compresa la gravidanza, questa la sfida dei neurologi. In molti casi le donne non dovranno nemmeno sospendere la terapia. “Ci sono alcune classi di farmaci – spiega la professoressa Lanzillo – che sono indicati anche in gravidanza, che sono i farmaci iniettivi di prima linea oppure farmaci di seconda linea iniettivi molto più efficaci e che, non hanno ancora una indicazione chiara da parte di Aifa, ma che sono sostenuti da dati clinici molto forti e quindi il medico può consigliare di continuare la gravidanza ovviamente con il consenso della paziente e valutando il rapporto rischi-benefici. Il post partum è un momento un po’ particolare perché c’è un riassetto ormonale molto evidente e, per alcuni aspetti c’è un crollo ormonale, quindi abbiamo la perdita della protezione ormonale che si può ottenere però con l’allattamento esclusivo. Quindi con i pediatri stiamo lavorando sull’allattamento esclusivo che è protettivo perché migliora anche i livelli ormonali di estrogeni e progesterone”.
E infine un’altra buona notizia per chi sta programmando una gravidanza. “Le donne con Sclerosi Multipla che hanno avuto figli – conclude la professoressa Lanzillo – hanno una prognosi migliore rispetto a chi non ne ha avuti. Perché i 9 mesi di gestazione sono stati mesi di riassetto immunologico antinfiammatorio”.