Pubblicato il: 08/10/2021 alle 19:50
“Draghi lo sentiro’ senz’altro per fare il punto sui prossimi impegni. Mi sembra che il Movimento cinque Stelle stia dimostrando di lavorare con la massima lealta’ ma anche con stimolo critico positivo”. Lo ha detto Giuseppe Conte, ex premier e presidente del Movimento cinque Stelle oggi a San Cataldo in provincia di Caltanissetta, per la chiusura della campagna elettorale in vista delle amministrative in programma domenica 10 e lunedi’ 11 ottobre. “Qui – ha aggiunto Conte – non e’ la corsa di chi sente Draghi. Dobbiamo fare la corsa a chi fa proposte positive utili per la comunita’ nazionale, per migliorare l’Italia, a chi da’ un contributo leale e in questa corsa siamo in prima fila perche’ avvertiamo questa responsabilita’ non tanto nei confronti del presidente Draghi ma nei confronti del popolo italiano. Faccio un esempio: abbiamo chiesto con forza la ripresa delle attivita’. Ci fa piacere che ieri il Governo ha finalmente deciso di far saltare i limiti di capienza di cinema, teatri e sale concerto. Questo significa fare politica. Quello che importa sono le posizioni concrete, il sostegno leale e costruttivo per la ripartenza dell’Italia e perche’ si possa uscire da questa emergenza nel piu’ breve tempo possibile”. A proposito di eventuali alleanze con le forze politiche di destra, l'ex premier ha chiarito che “Le politiche perseguite destra non sono compatibili, le riteniamo inadeguate, dobbiamo discutere nel merito. Non è una posizione soltanto pregiudiziale, è una questione di merito. In questo momento, nei ballottaggi in particolare, quando c’è una forza politica di destra, denunciano una chiara difficoltà, divisioni al proprio interno, denunciano anche politiche non all’altezza delle risposte delle sfide che le città stanno attraversando". Si è poi soffermato sull'allenaza tra Pd e M5s. “Il banco di prova tra Pd e M5S è stato il Conte 2, perché è stata un’esperienza di governo che ritengo molto positiva a giudicare anche dagli applausi che ci tributano anche i cittadini nelle varie piazze d’Italia. Il banco di prova già c’è stato. Per quanto riguarda invece la possibilità di lavorare insieme nelle competizioni territoriali o addirittura in prospettiva, alle nazionali, sono percorsi politici che vanno costruiti per capire su quali programmi, su quali obiettivi le forze politiche che vogliono lavorare insieme si ritrovano. La politica per noi funziona così”. (Agi)