Pubblicato il: 30/12/2016 alle 12:21
“Abbandonare l'uso di petardi e fuochi artificiali a Capodanno sarebbe un bel segno di civiltà e di rispetto per gli animali, l'ambiente e la nostra incolumità visto che i tradizionali botti sono spesso causa di morte, ferimenti e traumi per animali domestici e selvatici”. Così il Wwf Italia in vista dei festeggiamenti di fine anno.
“Molti non sanno che la quantità di veleni diffusi nell'aria dall'esplosione di fuochi è particolarmente nociva, con valori non trascurabili di potassio, stronzio, bario, magnesio, alluminio, zolfo, titanio, manganese, rame, cromo e piombo – spiegano gli ambientalisti – Alcuni studi provano come la notte di Capodanno si registri un inquinamento dell'aria, con particolare riferimento alle polveri sottili, superiore a quello dell'attività di un anno di numerosi inceneritori. Il danno è amplificato proprio dalla simultaneità dell'evento, quando l'intero territorio è ‘bersagliato' da esplosioni pirotecniche”.
Pesanti gli effetti sulla fauna. “Si stima che ogni anno in Italia almeno 5.000 animali muoiano a causa dei botti di fine anno – avverte il Wwf – Di questi circa l'80% sono animali selvatici, soprattutto uccelli, tra i quali non mancano casi di rapaci, che spaventati perdono il senso dell'orientamento ed effettuano una fuga istintiva rischiando di colpire un ostacolo a causa della scarsa visibilità.
Altri abbandonano il loro dormitorio invernale (alberi, siepi e tetti delle case), vagano al buio anche per chilometri e non trovando altro rifugio muoiono per il freddo a causa dell'improvviso dispendio energetico a cui sono costretti in una stagione caratterizzata dalla scarsità di cibo che ne riduce l'autonomia. A ciò va aggiunto anche lo stress indotto dai botti, anch'esso causa di morte frequente”.
In casa. Non va meglio per gli animali domestici. “Nei gatti, e soprattutto nei cani, un botto crea stress e spavento da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio. L'effetto nefasto sugli animali è dovuto in particolare alla soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile negli animali rispetto a quella umana”, spiega l'associazione sottolineando che “negli animali degli allevamenti come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura l'aborto da trauma da spavento”.
Così il Wwf suggerisce una versione ‘light' dei festeggiamenti di fine anno con delle lanterne, al posto dei botti, cui affidare desideri e auspici per il nuovo anno devolvendo i soldi risparmiati in beneficenza.
Il vademecum. L'Enpa mette a disposizione un prontuario per ”assistere” gli animali domestici in caso di botti, a cominciare dal costruire una relazione che metta i proprietari in una posizione di riferimento per il cane: ”lui è il mio punto di riferimento e se lui è tranquillo, nonostante il gran rumore, anche io lo sono”. Poi, rinunciare al veglione ma vivere il momento dei botti insieme al cane in una zona tranquilla della casa. Uno dei comportamenti da evitare, secondo gli animalisti, è vedere i fuochi d'artifici insieme al cane sul balcone perché si potrebbe essere colpiti. Enpa raccomanda di non premiare una eventuale agitazione dei pet con carezze rassicurative, poiché ne confermerebbero il comportamento. E se le reazionisono troppo violente, tener presente che l'animale può anche avere un collasso. In questo caso rivolgersi al veterinario per un rimedio temporaneo. Quando l'amico fido è a spasso al guinzaglio, non dovrebbe essere slegato, neanche al parco o nei soliti posti di sgambamento.
(Repubblica.it)