Pubblicato il: 11/11/2021 alle 13:05
Era riuscita a produrre «indebite istanze per una truffa di oltre 20 milioni di euro» la banda di romeni sgominata dalla Gdf di Cremona e Novara in un’indagine coordinata dalla Procura di Milano che ha portato all’emissione di 16 provvedimenti cautelari di cui alcuni nell’Agrigentino. L’operazione ha permesso di “evitare l’indebita percezione di altri 60 milioni di euro». Il gruppo esercitava anche pressioni su titolari di Caf compiacenti, loro connazionali, alcuni dei quali sono tra i destinatari delle misure.
Secondo quanto spiegato dalla Gdf, l’organizzazione, tramite complici in Romania, si faceva inviare nominativi e codici fiscali che poi venivano passati ai Caf compiacenti. Questi a loro volta istruivano le pratiche per persone spesso nemmeno mai state in Italia e se si rifiutavano, finivano per essere minacciati. Altri complici poi si recavano alle Poste per ritirare le card su cui venivano erogati i fondi. In inchieste analoghe, ad esempio, alcuni impiegati avevano notato che gli utenti che si presentavano non conoscevano la lingua italiana e anche quello che stavano chiedendo all’amministrazione pubblica.(Gds.it)