Pubblicato il: 17/11/2021 alle 09:16
«Lottate per non rinunciare ai vostri sogni… guardando alle donne dell’Afganistan che non hanno voglia di rassegnarsi inseguendo un sogno di libertà». L’esortazione agli alunni del Liceo classico, linguistico e coreutico "Ruggero Settimo” s’è levata dalla giornalista Rai, Tiziana Ferrario. Lei, che il mondo Afgano lo ha vissuto nei momenti bui della guerra come inviata. Tema dell’incontro – a cui hanno preso parte anche il presidente del Movi, Filippo Maritato e la coordinatrice del progetto "Libriamoci", l’insegnante Loredana Scintilla – uno spaccato di vite difficili, storie di donne figlie di una terra lacerata dalla guerra e dall’integralismo che le soffoca. Uno scenario raccontato tra le pagine del libro “La principessa afghana e il giardino delle giovani ribelli “, un viaggio ideale in un luogo incantato. Lì, dove la principessa Homaira ha raccolto le storie di tante donne coraggiose.
Di una sminatrice, di una chirurga, di una pianista e una sposa bambina, frammenti di vite ripercorsi con una drammatizzazione dalle studentesse. Come dire «uno sguardo femminile ma rigoroso sulle donne afgane per un testo con mille sfaccettature, con storie anche drammatiche», è la fotografia della dirigente del “Ruggero Settimo”, Irene Cinzia Maria Collerone. «Una donna istruita fa paura perché sa giudicare… così hanno spento le speranze di vivere una vita normale», ha osservato la giornalista sui mille veti imposti dai talebani. Per l’autrice, il libro «è un’occasione per riflettere su cosa significa nascere in questa parte del mondo.. lì i tuoi sogni si sgretolano». (Vincenzo Falci, Giornale di Sicilia)