Pubblicato il: 20/11/2021 alle 13:38
“Il comandante provinciale della Guardia di Finanza, il colonnello Gianfranco Ardizzone, mi chiese se potevo assumere la figlia che si era trasferita da poco a Caltanissetta. Dissi che non potevo. Chiamai Massimo Romano e gli chiesi se aveva disponibilità, poi so che l’assunse al consorzio Cofidi di Caltanissetta”. Lo ha detto l’imprenditore ed ex assessore regionale alle Attività Produttive Marco Venturi durante la sua deposizione nel corso dell’udienza di questa mattina sul cosiddetto Sistema Montante, rispondendo al pm Maurizio Bonaccorso sui rapporti tra l’ex leader di Confindustria Antonello Montante e gli ufficiali della Guardia di Finanza.
“Quanto al maggiore Ettore Orfanello so che la sua compagna – spiega Venturi – in precedenza alle dipendenze di un supermercato di Caltanissetta di Massimo Romano, venne assunta dallo stesso Romano al Confidi di Caltanissetta”. Sempre su Orfanello Venturi ha raccontato che fu fatta una verifica ispettiva della Guardia di Finanza all’interno della sua azienda coordinata proprio dal maggiore. “La verifica si chiuse regolarmente – spiega Venturi – visto che non era stata riscontrata alcuna irregolarità. Qualche mese dopo passeggiavo in centro a Caltanissetta con Montante e quest’ultimo mi disse che anche l’imprenditore di Gela Carmelo Turco aveva subito una verifica della Guardia di Finanza ed aveva versato somme di danaro all'Orfanello affinché questi ‘chiudesse un occhio’ su alcune irregolarità che erano state riscontrate nel corso delle operazioni.
A quel punto – aggiunge Venturi – Montante mi fece presente che avrei dovuto erogare la somma di 2.500 euro all'ufficiale della Guardia di Finanza, lasciandomi intendere che anche per me era stato chiuso un occhio, in questo caso grazie ai suoi rapporti con Orfanello, ma mi rifiutai, anche perché non era stata riscontrata alcuna anomalia in relazione alla mia azienda. Tutto ciò provocò un forte disappunto di Montante che aveva poi lasciato cadere il discorso”.