Pubblicato il: 26/07/2013 alle 09:38
“Utilizzare, trasformandole, le discariche pubbliche presenti sul territorio per farne impianti polivalenti in grado di ampliare la gamma dei trattamenti dei rifiuti conferiti, dallo stoccaggio al compostaggio, passando per il trattamento meccanico-biologico, la produzione di bio gas, impianto “tal quale”; e grazie alle tecnologie produrre energia elettrica e calore, che rappresentano energia pulita, creando nuovi posti di lavoro”.
E' la proposta progettuale del segretario della Ust Cisl di Caltanissetta, Enna e Agrigento, Emanuele Gallo, che chiede al Governo Regionale e agli enti locali che si accingono a varare il nuovo servizio rifiuti nel territorio, “di impiegare i fondi europei per dotare le SRR di impiantistica pubblica, che contribuisca a rendere i nuovi consorzi diversi dai carrozzoni degli Ato”. “Non è cambiando un acronimo o la formula societaria, da Ato a Srr (società di regolamentazione rifiuti) oppure A.R.O. (Aree di raccolta ottimale), che si risolvono le criticità del servizio riscontrate fino ad oggi”, spiega il segretario Ust Cisl.
“Analizzando le differenze tra Ato CL1 e Ato CL2, osserviamo come quest'ultimo sia virtuoso sotto il profilo economico, mentre l'assenza di una discarica pubblica ha penalizzato non poco l'Ato Cl1”. Ma il segretario Gallo, precisa subito: “Anche noi siamo a favore del superamento delle discariche, ma siamo anche consapevoli che ci vorrà qualche anno affinché la raccolta differenziata raggiunga i livelli richiesti dal decreto Monti, ovvero il 60%. Intanto non ci possiamo permettere di far nascere le SRR in perdita”.
“Alla luce del fallimento dell'esperienza dell'Ato, è urgente che da Caltanissetta parta una nuova progettualità in cui gli enti locali, con il supporto delle forze sociali, mettano in campo il rilancio del progetto rifiuti. Un argomento che sembra essere stato rimosso, mentre è urgente utilizzare i fondi europei non spesi della programmazione 2007-2013 che ammontano complessivamente 600 milioni di euro. Fondi che il territorio nisseno deve intercettare con progetti di caratterizzazione delle discariche pubbliche con impiantistica moderna, eco compatibile e sostenibile economicamente. Gli impianti di compostaggio vicini alle discariche servono per raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata e utilizzare i fondi europei. Un doppio vantaggio che consiste nel creare occupazione e rendere virtuose le nuove Srr. L'Ato CL2, che gestisce una discarica pubblica, ha presentato un progetto che non è un mero ampliamento, bensì una nuova caratterizzazione con impianto di compostaggio, bio gas, impianto “tal quale”. Progetti come questo vanno sostenuti con i fondi europei e lo stesso si può realizzare negli impianti inutilizzati dell'Ato CL1, laddove possibile in termini ambientali. Del resto l'Ato Cl1 continua a spendere migliaia di euro per monitorare, controllare le discariche “dormienti”. Circa 270 mila euro all'anno per la discarica di contrada Stretto a Caltanissetta (che peraltro adesso necessita di lavori di consolidamento) e circa 400 mila euro per tenere chiusa quella di contrada Martino a Serradifalco”.
“Il compostaggio trasforma le parti umide in concime e dal procedimento si ottiene bio gas e in questo modo si può produrre energia pulita. Bisogna liberarsi in fretta dalla vecchia concezione delle discariche e rendere la nuova Srr efficiente e sostenibile. Lo si può fare trasformando le discariche pubbliche in impianti polivalenti, che si avvalgono, insieme, di tutte le tecnologie. Serve una giusta programmazione dei fondi europei per dotare le SRR di infrastrutture e impianti che eliminino la zavorra di enormi costi di conferimento (peraltro indifferenziato) dei rifiuti come ha fatto l'Ato Cl1. Se non si creano infrastrutture adeguate il sistema fallisce”.
“Approvati i bilanci dal 2008 al 2011 – prosegue il segretario Ust Cisl, Gallo – i comuni dell'Ato CL1 hanno certificato il loro debito. Per i prossimi venti anni gli enti locali saranno indebitati per ripianare debiti pregressi. Soltanto dotandosi di infrastrutture si possono creare posti di lavoro senza generare nuovo debito, e contribuire a creare economie positive. L'obiettivo, in chiave futura, non è implementare le discariche, ma eliminarle – conclude il segretario Ust Cisl di Caltanissetta, Enna e Agrigento, Emanuele Gallo – per realizzarlo si deve concretamente dare la possibilità alle SRR di programmare un servizio efficiente”.