Pubblicato il: 23/12/2021 alle 17:05
Lasciano il carcere e potranno attendere agli arresti domiciliari la fine del processo per rapina che li vede imputati davanti al Tribunale collegiale i nisseni Salvatore Samparisi, 32 anni e Andrea Iacona, pure lui di 32 anni.
Sono stati proprio i giudici del Tribunale, accogliendo la richiesta degli avvocati difensori Giuseppe Dacquì, Giuseppe Panepinto (legali di Iacona) e Salvatore Alfano (che assiste Samparisi) a concedere ai due imputati gli arresti in casa. La difesa aveva sostenuto che non sussistevano più esigenze tali da prolungare la detenzione dietro le sbarre. I due erano stati arrestati dalla Squadra mobile nel settembre dello anno per avere rapinato, in casa propria, una pensionata nissena. Era il 15 settembre del 2020 quando i due erano entrati in casa della donna, approfittando del fatto che l’anziana aveva lasciato la porta del terrazzino di casa sua aperta perché stava innaffiando le piante.
La donna venne rapidamente immobilizzata e i due, secondo la ricostruzione investigativa, le avevano tappato la bocca, minacciando di ucciderla se avesse urlato. A quel punto uno dei due aveva iniziato a rovistare l’appartamento, mentre l’altro teneva ferma la vittima; alla fine i due erano riusciti a portare via 400 euro e altri preziosi che la donna teneva in casa. Alcuni gioielli sono stati strappati di dosso alla donna, che è stata poi rinchiusa in bagno dai due rapinatori al momento di darsi alla fuga. La donna aveva deciso di denunciare l’accaduto e aveva identificato i rapinatori durante il riconoscimento fotografico in Questura, mostrando grande lucidità e mettendo gli investigatori sulla pista giusta, visto che aveva indicato uno dei due arrestati come colui che, qualche giorno prima della rapina, l’aveva avvicinata fuori da un supermercato chiedendole se vivesse da sola.
Gli investigatori dell’antirapina avevano ricostruito con attenzione i movimenti dei due sospettati, scoprendo che nei giorni precedenti al raid si erano aggirati più volte nei pressi dell’abitazione dell’anziana. Già nel 2017 i due imputati erano finiti nei guai per un’altra rapina con modalità simili. Il processo è stato rinviato a gennaio per l’assenza dei testi che dovevano essere sentiti. (Vincenzo Pane, La Sicilia)