Pubblicato il: 09/10/2013 alle 14:44
Le tragiche morti di Lampedusa e l’attenzione che questa piaga sociale sta generando non soltanto nella nostra isola ma anche oltre le frontiere italiane, ha conferito un maggiore rilievo alla “Giornata Nazionale della Pace, della Fraternità e del Dialogo”.
Per questo motivo l’Associazione nazionale oltre la frontiera (Anolf) e la Cisl Caltanissetta (UST CISL Agrigento, Caltanissetta, Enna) hanno organizzato un momento di riflessione sui valori della “Fratellanza” presso l’istituto Testasecca. Erano presenti all’incontro, in rappresentanza dei due comitati organizzatori, Giuseppe Mastrosimone, Presidente Provinciale Anolf ed Emanuele Gallo, Segretario Generale Cisl Agrigento-Caltanissetta-Enna.
I due hanno ribadito che, per raggiungere l’obiettivo dell’integrazione tra le differenti culture, “è necessario passare dalle parole ai fatti” poiché “non è più sufficiente l'indignazione per la tragedia di Lampedusa”. I principi di cooperazione, ribaditi anche nella Costituzione Italiana, sono stati condivisi da rappresentanti istituzionali UE e Onu e da Papa Francesco ma, come è stato sottolineato durante l’incontro “in assenza di interventi risolutori in tema di immigrazione, si rischia di assecondare l'indifferenza”.
“L’obiettivo perseguito da Anolf e Cisl – ha concluso Gallo – è stato quello di ribadire che anche a livello locale serve un nuovo dibattito sulla presenza dei migranti, scevro da pregiudizi e falsi allarmismi. L'integrazione sociale e culturale, però, trova terreno fertile solo se lo Stato assiste meglio e con più risorse i migranti e le popolazioni che li accolgono. E' il caso di Caltanissetta, sede di uno dei centri d'accoglienza più grandi d'Italia e Agrigento, epicentro degli sbarchi e della prima accoglienza. Si guardi al lavoro della società civile, ad associazioni di volontari come l'Anolf in cui immigrati e italiani collaborano, quale esempio di integrazione possibile”.