Pubblicato il: 16/01/2022 alle 11:32
Arrestato nella notte dalla polizia l'autore di una rapina ai danni di una tabaccheria di Gela di corso Vittorio Emanuele. Il ventiseienne Fabrizio D'Aleo, attualmente sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale ha agito intorno alle 19 di ieri sera. Il giovane, dopo essersi introdotto all'interno dell'attività commerciale si è scagliato contro il titolare e la moglie prendendoli a calci e pugni. A quel punto il rapinatore ha prelevato 1.500 euro dalla casa ed è fuggito. L'uomo, che è stato velocemente individuato dai poliziotti del commissariato di Gela e condotto in carcere, ha ammesso le sue responsabilità. I due titolari della tabaccheria, marito e moglie, sono stati trasportati in ospedale. Il primo ha riportato un trauma cranico e fratture alle costole, e dimesso con prognosi di 25 giorni, e la seconda ha riportato contusioni alla schiena guaribili in 7 giorni.
Il questore di Caltanissetta Emanuele Ricifari ha replicato alle dichiarazioni del presidente di Ascom Sicilia Gela, Armando Paolo Grimaldi, il quale, a seguito della rapina, aveva sottolineato: "Non è credibile che alle 19 di un normale sabato sera, si possa perpetrare una rapina, con tanta gente in piazza Vittorio Emanuele che passeggia, ma nessun presidio delle forze dell’ordine che controlla. Certo la priorità in questo momento è controllare che nei bar e nei ristoranti non vi siano avventori senza greenpass, alla sicurezza dei nostri cittadini e dei nostri commercianti non ci pensa nessuno. Abbiamo chiesto sempre con forza la presenza di un presidio delle forze dell’ordine in centro storico, siamo rimasti sempre inascoltati, solo promesse, questi sono i risultati”.
“Proprio dopo l’incontro avuto con i vertici dell’associazione ieri mattina – ha replicato il questore Ricifari – mi pare questa una voce stonata e fuori dal coro avendo peraltro avuto i cittadini, come sempre, l'immediata risposta della polizia. Se poi si vuole sfruttare l’occasione per giustificare proprie inadempienze questa è una cosa che, come questore, a nome di tutte le forze dell’ordine, respingo al mittente".