Pubblicato il: 24/10/2013 alle 10:53
Pochi treni, da gennaio 2012 ad oggi ne sono stati soppressi ben 6000 regionali, ma solo 1500 sono stati sostituiti dai bus, due sole le navi utilizzate per l'attraversamento dello Stretto, tempi lenti di percorrenza per via di un continuo inserimento di fermate ai collegamenti veloci e una riduzione complessiva di circa 3 milioni di Km/treno dal 2008 ad oggi, tratte inadeguate, treni vecchi (eta' media 20 anni di servizio) che si guastano, biglietterie chiuse, mancanza di sottopassaggi, stazioni quasi del tutto abbandonate prive delle sale di attesa, degrado della qualita' dei servizi, vetture sovraffollate nelle fasce orarie pendolari. Numeri resi noti e' la Fit Cisl dal 29 aprile in ‘tour' sul camper nell'ambito della iniziativa ‘Alla ricerca del treno perduto', che per sei mesi ha fatto tappa fra le principali stazioni dell'Isola, per documentare le gravi conseguenze dei tagli al trasporto ferroviario regionale, raccogliere le testimonianze dei cittadini e presentare le proposte alle Fs ed alle istituzioni. Il dossier e' stato presentato nel corso di un incontro a Palermo.
La linea ferroviaria nel complesso, in base al dossier, e' composta da 1.378 km, solo 178 a doppio binario, 800 elettrificate, 578 a diesel. Gli impianti ferroviari sono 161, 4 quelli per il traghettamento. Da gennaio 2012 ad ottobre 2013, sono stati circa 6 mila i treni soppressi per un corrispettivo di circa 300 mila km/treno, di questi appena 60 mila km/treno sono stati sostituiti da bus (solo 1.500 treni), 4.500 i treni programmati e quindi finanziati, che non hanno circolato. In termini assoluti con l'orario ufficiale in Sicilia circolano 407 treni al giorno su 1378 Km di linea ferrata per una regione che e' fra le piu' estese d'Italia, risulta decisamente insufficiente. “Analizzando nel dettaglio l'offerta commerciale di Trenitalia, e' facile capire che la meta' del servizio offerto riguarda l'hinterland palermitano”.
I restanti 200 treni, che dovrebbero garantire i collegamenti nelle e tra le altre 8 province siciliane, “sono risultati del tutto insufficienti, infatti su quasi tutte le tratte sono stati riscontrati buchi anche di diverse ore, tra un treno e l'altro”, si legge nel rapporto.