"I minori, in particolare a Gela e Niscemi, continuano ad essere arruolati dalle organizzazioni criminali di stampo mafioso per commettere danneggiamenti, furti, spaccio di stupefacenti. “Si tratta, di minori gravitanti in contesti socio ambientali degradati, che finiscono per aggregarsi al gruppo mafioso, rendendosi disponibili a commettere ogni tipo di reato per realizzare vantaggi economici anche solo al fine di acquisire un ruolo di “prestigio” sia all'interno della stessa organizzazione criminale che all’esterno. Sono cooptati per commettere danneggiamenti e incendi di esercizi commerciali o di vetture. Sono attratti dalla mafia, dalle sue regole e dalle sue gerarchie, dall’abbaglio di inserirsi in un mondo di potere senza il sacrificio dello studio”. Lo ha detto il presidente della Corte d'Appello di Caltanissetta, Maria Grazia Vagliasindi, illustrando la sua relazione in apertura dell'anno giudiziario.