Pubblicato il: 07/11/2013 alle 15:29
Non convince il Movimento Cinque Stelle di Caltanissetta, la delibera della Giunta guidata dal sindaco Michele Campisi di voler acquistare l'antenna della Rai che si erge sulla collina Sant'Anna e l'area attorno. “Spot politico o ennesimo scivolone di Campisi?”, è l'interrogativo con cui i grillini nisseni aprono il documento con cui criticano questa scelta, perchè secondo loro i soldi potrebbero essere spesi meglio in altri settori e per affrontare emergenze ben più importanti.
“In questi giorni, la nostra Amministrazione, dopo anni di annunci su risparmi vari, allarmi di dissesto economico e problematiche lavorative legate alla mancanza di fondi, ha deliberato l’acquisto, dalla Rai, dell’antenna e dei circa 12.000 mq di territorio di pertinenza. La cessione dell’antenna non sarebbe conveniente per il Comune nemmeno se fatta a titolo gratuito, perché i costi per il mantenimento dei livelli di sicurezza della struttura, e dell’intera zona territoriale, saranno alti e peseranno molto sul bilancio dell’amministrazione comunale e quindi sui cittadini nisseni.
Se vi sono delle risorse a disposizione forse sarebbe più utile investirle in opere e azioni che diano ossigeno all’economia cittadina, o quantomeno al decoro urbano.La domanda che alcuni cittadini nisseni si sono posti in questi giorni, e che risulta poi spontanea e di buon senso, è: qual è il progetto dell’Amministrazione per l’area suddetta che costerà alle casse del Comune 537.000 euro?”.
L'intervento dei grillini nisseni sul caso Antenna Rai affronta anche aspetti tecnici: “Abbiamo interpellato un tecnico e siamo venuti a conoscenza di informazioni che, forse, la Giunta non aveva e con colpevolezza non ha chiesto. Il tecnico ha affermato che, a causa del nostro clima, l’antenna deve essere verniciata almeno ogni cinque anni e che tale operazione ha un costo di circa 300.000 euro; che della medesima si dovrà verificare la conformità e lo stato, interno ed esterno, degli otto tiranti che, con ogni probabilità, dovranno essere sostituiti. Abbiamo inoltre domandato al tecnico se come si propone, da anni ormai, è possibile realizzare un museo o un parco naturale, ma questi ha affermato che i rischi sarebbero altissimi. Per poter infatti rendere l’area circostante fruibile al pubblico è necessario un nulla osta da parte del Ministero preposto che non lo rilascerà se non previa rimozione della stessa antenna, per ragioni legate al rischio sismico del nostro territorio”.
“Il costo per lo smantellamento e lo smaltimento dell’immane struttura è di circa due milioni di euro. Se si considerano le 200.000 euro circa di spese annue per la manutenzione della struttura ferrosa senza considerare il territorio circostante, si comprende molto facilmente che l’acquisto annunciato sia, probabilmente, solo una grossa cortesia a mamma Rai che si libererebbe di una struttura inutilizzata e che comporta, al momento, solo ed esclusivamente delle spese”.
Il documento del Movimento Cinque Stelle Caltanissetta prosegue con una serie di domande critiche: “A questo punto sorgono molte domande: ma se per la Rai mantenere l’antenna rappresenta un investimento in negativo, come mai il Comune non ha richiesto una cessione gratuita in cambio della manutenzione? Questa operazione rappresenta solo uno spot elettorale o è una patata bollente per chi si troverà a gestire la città all’indomani delle prossime elezioni? Il futuro Sindaco di Caltanissetta erediterà una struttura mangia soldi e inutilizzabile o c’è già un piano di rivalutazione dell’intera area che però ad oggi non è stato reso noto? Il moVimento 5 stelle non si pronuncia sul se fosse opportuno o meno acquistarla ma sul fatto che forse sarebbe stato necessario prima progettare su quello che si sarebbe potuto realizzare, sentendo magari tecnici e professionisti, e poi progetto alla mano, chiedere ai nisseni mediante un referendum consultivo previsto dal nostro statuto comunale, la propria opinione. Vorremmo quindi sapere se prima di affrontare questa spesa il Comune abbia valutato i costi, i rischi e i benefici di tale operazione, e soprattutto quale sarà la destinazione d’uso della zona e se c’è una copertura economica per mantenerla.
Come al solito – conclude la nota del Movimento 5 Stelle – questa amministrazione ha sbagliato il metodo. Avrebbe potuto dare un segnale di apertura e dialogo coi cittadini, una cosa che molti nisseni, associati e non, hanno sempre lamentato a questa amministrazione e in soprattutto al Primo Cittadino. Ci auguriamo quindi si tratti solo di un annuncio elettorale e nulla più, perché, se le casse del Comune hanno delle disponibilità economiche, pensiamo sia più logico che vengano destinate ad altre emergenze sociali che, ormai, sono sotto gli occhi di tutti”.