Pubblicato il: 05/03/2022 alle 17:23
Le istituzioni e le forze dell’ordine da una parte, le associazioni e i cittadini dall’altra: lavorando insieme, ogni giorno, si combatte e si vince la battaglia per la Legalità. Un messaggio condiviso questa mattina nel corso di un incontro tenutosi alla sede della FAI Antiracket Gela, associazione “G. Giordano” con i vertici locali e provinciali dell’Arma dei Carabinieri: erano presenti il comandante provinciale di Caltanissetta, colonnello Vincenzo Pascale, e il comandante del reparto territoriale di Gela, tenente colonnello Ivan Boracchia. Un confronto promosso dall’associazione presieduta da Renzo Caponetti nell’ambito del Progetto Pon Legalità “Sostegno Attivo”, cui hanno partecipato i professionisti dello stesso progetto e una rappresentanza di soci della FAI Antiracket gelese.
Per il comandante Pascale si tratta del primo incontro ufficiale con la FAI Antiracket Gela dal suo insediamento, avvenuto lo scorso settembre. «Il lavoro di squadra fa sempre la differenza – ha dichiarato nel suo intervento il comandante provinciale dell’Arma Vincenzo Pascale –, lo conferma proprio la collaborazione tra istituzioni e associazioni che in questo territorio è una realtà di successo. Il Progetto Pon Legalità è una risorsa preziosa ed è bello sapere che ci sono attività importanti in questo settore. Nel nostro lavoro cerchiamo sempre di metterci a disposizione della gente, la fiducia tra cittadini e forze dell’ordine è il fattore che determina il successo». «A Gela ho trovato una realtà che ha fatto tanta strada – ha aggiunto il comandante Boracchia – c’è stata una presa di coscienza netta. La città è animata da forze sane come la FAI Antiracket che sono sempre attive e agiscono in maniera concreta anche nell’ordinario».
«Il Progetto Pon continua – sottolinea il presidente Renzo Caponetti – accogliendo non solo gli imprenditori che in passato hanno denunciato ma anche operatori economici che si avvicinano per la prima volta alla nostra associazione. È un segnale importante che condividiamo riprendendo gli incontri con le forze dell’ordine, che avevamo dovuto sospendere nei mesi scorsi a causa dell’aggravarsi della curva dei contagi».