Pubblicato il: 20/11/2013 alle 15:10
Si è svolta ieri mattina la conferenza stampa del Circolo “Centro Storico” del partito Democratico di Caltanissetta con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione della cittadinanza sul verde pubblico urbano.
Caltanissetta, infatti, è stata indicata nel rapporto annuale di Ecosistema Urbano 2013 come una delle province meno “green” d’Italia (0,76 metri quadrati per abitante) ma questo gap, secondo i rappresentanti del pd, può essere recuperato in pochi anni se saranno messe in atto le misure adeguate per la valorizzazione del territorio.
“Dobbiamo fare un distinguo tra il verde urbano (alberi e aiuole) e il verde fruibile per i cittadini e per le famiglie” ha spiegato il Presidente del Circolo Ivo Cigna. Il primo, infatti, può essere considerato sufficiente in rapporto agli standard nazionali indicati per i piccoli centri capoluogo di provincia – come il nostro – mentre il secondo è nettamente al di sotto del minimo collocando l’Italia agli ultimi posti.
La percentuale di verde fruibile non è soltanto da considerare come un’alternativa non indispensabile poiché esiste una normativa del 1968 che stabilisce la quantità di spazio verde per singolo cittadino. Le graduatorie nazionali, secondo il parere dei rappresentanti del PD, non devono essere percepite come una nota di biasimo ma  devono essere utilizzate dalle amministrazioni pubbliche come strumento per valutare in modo quantitativo e qualitativo gli interventi messi in atto ogni anno.
Secondo i rappresentanti del PD Circolo Centro Storico possono essere intraprese alcune azioni che, con poco tempo e pochi fondi, potrebbero far “risalire la china” nella classifica nazionale. Tra gli spazi verdi che potrebbero (o sono) oggetto di progetti per il recupero o riutilizzo ambientale a beneficio della collettività ci sono: il Parco Balate (10 ettari già espropriati dal comune); il Monte Sant’Anna (13 ettari di proprietà della RAI che devono ancora essere destinati); il parco Dubini (ragionando insieme ai dirigenti dell’ASP), il Parco Palmintelli (di proprietà della sopraintendenza regionale dei beni artistici e culturali); parco Robinson, Villa Amedeo, Villa Cordova e Villa Monica (attualmente in gestione a un’associazione privata). “In riferimento a quest’ultima, in linea di massima – spiegano i rappresentanti del PD Circolo Centro Storico – la compartecipazione dei privati sul suolo pubblico può essere utile per sgravare i costi della pubblica amministrazione e garantire un servizio migliore al cittadino purché vengano concordati con la pubblica amministrazione gli orari e i servizi erogati”.