Pubblicato il: 15/03/2022 alle 20:43
Un appello accorato contro il conflitto, lei che ha padre ucraino e madre russa. Un invito ad altri russi a manifestare contro "la guerra fratricida" voluta da "una sola persona, Vladimir Putin": è questo il messaggio registrato in un video dalla giornalista russa Marina Ovsyannikova per spiegare le ragioni che l'hanno spinta, lunedì sera, a interrompere il telegiornale sul Canale 1 per protestare contro l'invasione dell'Ucraina. Secondo quanto si è appreso la giornalista è stata solo multatata e poi rilasciata.
La donna è apparsa alle spalle della conduttrice Yekaterina Andreyeva con un cartello, "fermate la guerra, non credete alla propaganda, qui vi stanno mentendo". Nel filmato rilanciato da Ovd-Info, la giornalista ha esortato altri connazionali a protestare: "Solo noi abbiamo il potere di fermare questa pazzia, non abbiate paura, non possono arrestarci tutti".
Ovsynnikova si trova nel tribunale di Mosca, ha riferito il suo avvocato, Anton Gashinsky, che ha pubblicato una foto su Telegram. Deve rispondere di "organizzazione di un evento pubblico non autorizzato", un'accusa amministrativa che potrebbe comportare una multa fino a 30.000 rubli (circa 200 euro), un incarico di servizio alla comunità o fino a 10 giorni di carcere. La giornalista quindi non è accusata del reato di pubblicazione di "informazioni false" sull'esercito russo, che prevede una pena massima di 15 anni di carcere. L'Onu ha chiesto alle autorità russe di non vendicarsi contro di lei.
Ovsyannikova ha sottolineato di aver "lavorato negli ultimi anni per Canale Uno, facendo propaganda per il Cremlino e ora mi vergogno molto per questo". "Mi vergogno di aver permesso che arrivassero bugie dallo schermo del televisore, di aver permesso che il popolo russo diventasse uno zombie". "Siamo rimasti zitti nel 2014 quando tutto questo è cominciato", ha sottolineato, riferendosi alla Crimea, "non siamo scesi a protestare quando il Cremlino ha avvelenato Navalny, abbiamo assistito in silenzio al regime non-umano, e ora il mondo intero si è allontanato da noi". Leonid Volkov, vicino al dissidente russo Navalny, in un tweet si è detto "pronto a pagare qualsiasi multa" per lei. (Agi.it)