Pubblicato il: 01/12/2013 alle 11:23
I partecipanti alla convention con Renzi a Palermo
Matteo Renzi sceglie di ripartire da Palermo con la campagna elettorale per le primarie dell'8 dicembre. Il sindaco di Firenze non le ha mandate a dire alla convention del Pd al cinema Rouge et Noire.
“Ci sono tre possibilità: andare in piazza a insultare per il Vaffa Day assieme a un partito politico importante che ha 160 parlamentari, che costano 4 mln di euro al mese e che vogliono mandare tutti in quel posto. O un ritorno al passato votando il centrodestra che ha fallito, oppure provare a cambiare il Paese. Ieri al dibattito in tv i tre candidati del Pd hanno cercato di fare cose belle, senza offenderci, senza insultarci ma facendo proposte”.
“Occhio a sottovalutare Berlusconi, è come i gatti: ha sette vite. Berlusconi non ha saputo governare in questi ultimi 20 anni – ha aggiunto – però è bravissimo a fare opposizione e a fare la campagna elettorale. A chi in passato ha votato Berlusconi ed è ora deluso, che gli diciamo vai via, non ti vogliamo? No, siccome sono italiani come noi, gli dobbiamo dire di provare a fare qualcosa insieme”.
“Abbiamo bisogno di una riforma delle regole del gioco, l'idea che non funziona è che lo Stato non prende le decisioni – ha continuato Renzi -. Ci son privatizzazioni che han funzionato benissimo e altre che sono state squallide. Fuori la politica dalle banche e fuori le banche dalle commistioni con l'editoria per esempio”.
“Se andasse a votate un milione e mezzo di persone alle primarie sarebbe un risultato superiore a tutti gli altri partiti perché la formula di consultazione che facciamo come Pd è straordinaria anche a livello europeo. Nel mio modello di Pd la prima cosa che faremo è una gigantesca campagna nelle scuole, per ricordarci chi siamo. Dall'8 dicembre – ha detto il sindaco di Firenze – il Pd avrà un nuovo segretario, una nuova lista di riferimento. La prima cosa da fare è ridurre i costi della politica, che ci costa 2,5 miliardi l'anno, un miliardo si potrebbe recuperare abolendo le Province e trasformando il Senato nella Camera delle Autonomie. Abbiamo il doppio dei parlamentari degli Usa, se da mille passiamo a 600 ce ne faremo una ragione”.
“Poi c'è la legge elettorale da fare sul modello di quella per l'elezione dei sindaci, e l'abolizione di organismi che non servono. Rottamare – ha concluso – significa non solo mandar via chi è da 30 anni lì e abolire organismi che non servono”.
“Trovo vergognoso che su Lampedusa si sia pianto per una settimana e oggi non se ne parli più. Èvergognoso, ridicolo e inaccettabile. Se vinco le primarie penso all'organizzazione di una grande iniziativa per parlare del Mediterraneo, perché la Primavera è stata tradita e Bengasi ormai sta diventando il quartiere generale di Al Qaida. Coinvolgerò nell'evento anche la Regione siciliana e il comune di Lampedusa”.