"L'Asp di Caltanissetta, contrariamente a quanto già in essere al Policlinico di Palermo, all’ASP di Catania e all’ASP di Enna, non ha ancora riammesso i papà in sala parto sebbene il tempo dell’emergenza Covid-19 sia finito. Questa prassi è stata già da tempo, giustamente, ripristinata nelle altre ASP della Sicilia dove, evidentemente, vi è un adeguato livello di sensibilità umana per comprendere sino in fondo l’importanza della presenza dei papà al fianco delle mamme al momento della nascita del bimbo". E' quanto afferma in una nota, Annalisa Petitto, capogruppo del Pd al consiglio comunale di Caltanissetta,
"Le mamme nissene, ad oggi, per come mi è stato da loro stesse segnalato, affrontano questo momento complicato e difficile, appagante allo stesso tempo, in totale solitudine familiare sebbene assistite da medici, ostetrici e infermieri di elevatissimo spessore professionale. Avrebbero però diritto ad avere accanto anche il futuro papà che, a sua volta, avrebbe il sacrosanto diritto di vivere la nascita del proprio figlio accanto alla propria moglie o compagna. Come sempre l’ASP di Caltanissetta è fanalino di coda nelle buone pratiche e nell’offerta dei servizi agli utenti, anche quando trattasi di future mamme e nascituri.
Neanche nei riguardi di queste particolarissime e fragilissime categorie c’è il dovuto buon senso, la naturale sensibilità e la necessaria la capacità di offrire servizi all’altezza di quel momento così fondamentale nella vita di ogni coppia: la nascita. Tante mamme nissene con il pancione, prossime al parto, stanno valutando di partorire altrove, dove la presenza del marito o del compagno è ammessa al momento della nascita. Non si comprende perché solo all’Ospedale Sant’Elia non si possa nascere alla presenza tanto della mamma che del papà e ciò anche in considerazione che con l’entrata in vigore del DECRETO-LEGGE 1 aprile 2021, n. 44 (convertito con modificazioni dalla L. 28 maggio 2021, n. 76), sono state riaperte le porte dei reparti consentendo le visite dei parenti ai malati degenti, visite pur sempre contingentate e opportunamente organizzate per evitare gli assembramenti nei reparti. E’ indispensabile ed improcrastinabile che i vertici dell’ASP si adoperino immediatamente per consentire alle mamme nissene di partorire nella loro città ed alla presenza dei loro mariti o compagni, e sarebbe più che doveroso che il Direttore Generale, Alessandro Caltagirone, spieghi a questa città il perché al Policlinico di Palermo, ove egli ricopre lo stesso ruolo che rivestito all’ASP di Caltanissetta, queste buone pratiche vengono prontamente praticate e qui a Caltanissetta no! Le mamme, i bimbi ed i papà nisseni sono forse di serie B rispetto alle mamme, bimbi e papà palermitani? Quale consigliere comunale della città di Caltanissetta, a nome delle le future mamme nissene, dei loro piccoli e dei loro papà chiedo pubblicamente al Direttore Generale ed al Direttore Sanitario Marcella Santino, di ripristinare immediatamente la presenza dei papà in sala parto al momento della nascita".