Pubblicato il: 28/05/2022 alle 15:55
Ha avuto un malore, probabilmente per via del forte caldo emanato dal rogo, e accasciandosi a terra è stato poi raggiunto dalle fiamme. Per il medico legale che ha effettuato l'ispezione cadaverica sul corpo di Sebastiano Nocilla – morto mentre stava bruciando le sterpaglie nel suo terreno di campagna di Pietraperzia – non ci sono dubbi: si tratta di morte naturale. Il corpo infatti non presentava segni che potessero far pensare a cause di altra natura. Per questo motivo la Procura di Enna ha disposto la restituzione della salma ai familiari. Nocilla, medico di famiglia e in servizio al pronto soccorso Sant'Elia di Caltanissetta, era noto per il profondo spirito di devozione al lavoro che esercitava con grande passione. Lui come i suoi colleghi ha salvato tante vite umane e, purtroppo, ironia della sorte, è morto senza poter chiedere aiuto. Ad accorgersi del corpo ormai privo di vita sono state alcune persone che passavano da quelle parti. Il podere del medico, che nel tempo libero amava andare in campagna per fare piccoli lavoretti, si trova infatti poco distante da un agriturismo. Ed è così che poco dopo le 11.30 è arrivata la chiamata al numero unico delle emergenze. Poco dopo sul posto è arrivata un'ambulanza medicalizzata, inviata dalla centrale del 118 di Caltanissetta, e una pattuglia dei carabinieri. Il medico era già deceduto e il corpo ustionato in varie parti. La notizia ha fatto il giro della città in pochissimi minuti. Medici, infermieri e operatori del Sant'Elia sono increduli per una morte così tragica e improvvisa. Per Nocilla, 51 anni, coniugato, il lavoro e i suoi pazienti erano tutto.