Pubblicato il: 05/02/2014 alle 19:43
Emanuele Gallo
Un incontro aperto con i sindaci, il commissario della provincia e con i comitati di quartiere del comprensorio nisseno, al fine di raccogliere proposte e iniziative condivise per risolvere i problemi dell'acqua”. E' la proposta che arriva dalla Cisl nissena dal segretario Emanuele Gallo.
“L' unico modo di affrontare la questione, non scaricando responsabilità ai vari riferimenti delle istituzioni (sindaci, commissario della provincia ) è ragionare assieme. Fare squadra per la soluzione del problema”, afferma Emanuele Gallo, segretario della Cisl Agrigento, Caltanissetta, Enna sull’aumento delle tariffe.
“La Cisl non ci sta a fare populismo e campagna elettorale sui problemi dell'acqua. Questo modo di procedere non porterà alla soluzione ma aumenterà sempre di più il disagio per l'utente con costi sempre più esosi”, afferma il segretario in riferimento alle ultime dichiarazioni dei vertici di Caltaqua in una conferenza al Comune di Caltanissetta.
“La Cisl sa che il problema non è di facile soluzione, si possono solo smussare gli angoli, se si agisce sul contratto, ma non si possono stravolgere o cambiare totalmente le cose, perché tutto è stato deciso a monte, durante la sottoscrizione del contratto, e la minima riduzione della tariffa si può ottenere solo andando ad agire su alcuni fattori che la determinano, ad esempio gli investimenti nelle infrastrutture, ma questo non potrà mai essere la soluzione al caro bollette”.
Per questo la Cisl sta cercando un percorso condiviso con i sindaci e le organizzazioni sindacali, per tentare di dare delle soluzioni.
“Non possiamo più perdere tempo – prosegue Gallo – e non si possono rinviare le questioni. Bisogna intervenire con determinazione ed evitare di pensare che siano altri a dover risolvere i problemi. Persino l'assessorato all'energia della regione Sicilia, che aveva avviato una proposta di legge all'interno della quarta commissione ambiente e territorio (insediata il 13 marzo 2013) per ri-pubblicizzare l'acqua, non ha portato ad una soluzione”.
La Cisl si dice “preoccupata perché oltre all'incremento delle tariffe su acqua e rifiuti, si aggiungeranno i problemi sociali che nei prossimi mesi continueranno ad aumentare e la tensione potrebbe esplodere. Persino chi ha un lavoro ha difficoltà a pagare i servizi, i cui prezzi sono bruscamente aumentati, figuriamoci chi non ha un lavoro o è in cassa integrazione. Sempre più spesso la gente non ha soldi per ottenere un’assistenza e circa il 20 % dei cittadini nisseni vive in condizioni di estrema povertà”.
“Il rifacimento della rete idrica è un fatto positivo perchè ridurrà le perdite attuali (perdite che si attestano in tutta la provincia al 32%) e porterà in piccolissima parte alla riduzione delle tariffe. Con questo non abbiamo risolto il problema dell'aumento dell'acqua che è arrivato ad oggi a cifre esorbitanti. Il caro bollette non può essere addebitato a chi si allaccia abusivamente alla rete o a chi non paga le bollette. Questi devono essere perseguiti”. Mentre i comuni si diano da fare a fornire l’elenco delle famiglie indigenti affinché Caltaqua applichi le tariffe agevolate previste.