Pubblicato il: 09/06/2022 alle 15:57
A seguito di alcune segnalazioni pervenute dai cittadini, ieri WWF Sicilia Centrale ha notificato al Sindaco di Sommatino un esposto contro le operazioni di “potatura e taglio delle alberature e della vegetazione in aree pubbliche urbane, effettuate in queste ore da personale anche con l’ausilio di automezzi meccanici”, diffidando l’Amministrazione comunale “a sospendere ad horas le predette attività di taglio e potatura degli alberi, per rinviarne l’esecuzione alla fine del periodo riproduttivo dell’avifauna”. Oltre ai danni diretti agli alberi in pieno periodo di ripresa vegetativa, infatti, il taglio e l’asportazione di rami e foglie provocano la distruzione di nidi, uova e pulcini delle tante specie di uccelli che nidificano sulle alberature cittadine (cardellini, verzellini, verdoni, colombacci, tortore dal collare, ecc.).
In proposito il WWF evidenzia come “in questo periodo è in corso la stagione riproduttiva per le specie dell’avifauna selvatica anche appartenenti a specie particolarmente protette” per cui si applica la Direttiva n. 2009/147/CE, esecutiva in Italia con la Legge n. 157/1992 sulla fauna selvatica, che comporta un regime di tutela in favore di “tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico” (art. 1 della direttiva) ivi compreso il divieto “di distruggere o di danneggiare deliberatamente i nidi e le uova e di asportare i nidi” e di “disturbarli deliberatamente in particolare durante il periodo di riproduzione”. La medesima L. 157/1992 vieta “il prelievo di uova, nidi e piccoli nati” (art. 3) e di “distruggere o danneggiare deliberatamente nidi e uova, nonché disturbare deliberatamente le specie protette di uccelli” (art. 21).
“Alla luce di tali disposizioni – prosegue l’esposto dell’Associazione ambientalista – qualsiasi intervento di taglio delle essenze arboree o di potatura della vegetazione non può effettuarsi in questo periodo, atteso che il disturbo/danneggiamento/uccisione delle specie avifaunistiche in periodo di nidificazione integra gli estremi di reato ai sensi dell’art. 544-ter del Codice penale e dell’art. 30 della Legge n. 157/1992”. Per fermare il taglio selvaggio ed accedere agli atti che autorizzano i lavori effettuati in un periodo errato e dannoso per flora e fauna, il WWF ha anche presentato un’istanza formale di accesso relativa al piano di abbattimento; agli elaborati tecnici contenenti la verifica puntuale delle piante; all’atto di affidamento dei lavori di taglio, abbattimento e smaltimento dei residui vegetali con l’indicazione del RUP e della Ditta esecutrice dei lavori. In base alla documentazione che sarà acquisita, l’Associazione si riserva di effettuare ulteriori accertamenti a salvaguardia dell’ambiente e della fauna; copia dell’esposto è stata inviata anche al Prefetto di Caltanissetta, in considerazione delle sue funzioni di vigilanza sulle Autorità amministrative locali e dei relativi poteri sostituivi. Già nel 2018 il Comune aveva autorizzato il taglio di numerosi alberi delle strade cittadine; anche in quella occasione WWF Sicilia Centrale aveva protestato per la scelta dell’Amministrazione in palese contrasto con le esigenze di tutela del verde e della fauna urbana. Adesso, con questa nuovo grave intervento – totalmente insostenibile dal punto di vista ecologico e vietato dalle normative vigenti – l’Associazione non può che esprime profondo sdegno per l’ennesimo caso di depauperamento del patrimonio arboreo cittadino, bene comune di grande valore. “E’ difficile comprendere i motivi alla base di questa ostinata volontà di continuare a tagliare gli alberi delle poche aree verdi di Sommatino: gli alberi andrebbero tutelati al pari dei monumenti, come testimoni del passare del tempo, della storia e delle vicende umane; gli alberi – oltre all’indubbio valore estetico, storico e paesaggistico – da sempre svolgono un ruolo fondamentale nella purificazione dell’aria dall’inquinamento da gas di scarico e particelle dannose alla salute e contribuiscono a procurare frescura a tutti noi nelle calde e afose giornate estive. Essi, inoltre, portano in un ambiente urbano elementi naturali e creano habitat per la fauna selvatica, elementi che aumentano la qualità della vita per i residenti della comunità”.