La Protezione civile della Regione Siciliana ieri ha diffuso un bollettino di allerta per il rischio incendi e ondate di calore nella giornata di oggi, domenica 3 luglio. L’ondata di calore interesserà tutta l’isola con un livello di allerta rossa su Messina e Catania dove le temperature percepite toccheranno i 37 gradi. Bollino rosso invece per il rischio incendi nelle province di Agrigento, Caltanissetta e Ragusa, ma anche in questo caso è tutta l'Isola a rischio.
Sarò quindi una domenica di fuoco in tutti i sensi. Già ieri solo su Catania sono stati 35 gli interventi conclusi dai vigili del fuoco Comando provinciale per diversi incendi di vegetazione e sterpaglie in città e in provincia. Da Zaffarana Etnea ad Adrano, da Santa Venerina all'autostrada A18, tra Giarre e Acireale, da Scordia a Misterbianco. Gli interventi più rilevanti hanno riguardato San Gregorio di Catania, in via Taormina e in via Giacomo Leopardi. Ma come è tutta l'Isola che brucia Nel Messinese i roghi si sono sviluppati a Santa Margherita, a Santa Venera, Barcellona Pozzo di Gotto e a Piraino (contrada San Costantino), Casalvecchio Siculo (contrada Sant'Elia). Nel Palermitano, a Carini, nella zona del cimitero. Nel Nisseno a Riesi (in contrada Palladio), Mazzarino (contrada Rigiulfo, contrada Brigadieci, contrada Alzacudella e contrada Budunetto). Nel Trapanese a Partanna (contrada Montagna). Nell’Ennese a Barrafranca, Piazza Armerina (contrada Santa Caterina), dove le fiamme si sono spinte verso la zona della riserva naturale di Bellia e la Base militare Addestrativa Aosta. Nell’Agrigentino a Ribera (in contrada Musiti) e Sciacca (contrada Grattavole). In giornate come queste c' anche grande preoccupazione per gli anziani. Emiliano Abramo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, lancia un appello a sostegno degli anziani invitando tutti, dal cittadino alle istituzioni, a mobilitarsi per loro. «Siamo preoccupati – dice – per la condizione degli anziani in un’estate così calda. Sappiamo bene che le temperature alte aggravano le condizioni di fragilità e la solitudine. Dunque, bisogna mobilitarci tutti, associazioni, parrocchie, realtà del territorio, per salvarli dal caldo e dall’isolamento».(La Sicilia.it)