Pubblicato il: 24/07/2022 alle 09:43
«Pronto, le interessa cambiare fornitore del gas?». Quante volte nel mezzo di una riunione importante, durante una cena o mentre si guida si riceve una telefonata sul cellulare e, rispondendo, ci si sente proporre da operatori e call center contratti telefonici o sconti sulle bollette di luce e gas? Un fenomeno chiamato «telemarketing selvaggio» che da anni assilla i cittadini vittime di telefonate commerciali non desiderate, e destinato – almeno sulla carta – a sparire il prossimo 27 luglio, data entro la quale è prevista l’attivazione del Registro pubblico delle Opposizioni. Un addio che, tuttavia, rischia di non essere definitivo, “in ragione della presenza di operatori che agiscono nell’illegalità e nel sommerso o da sedi estere», come sottolinea il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti, Simone Baldelli.
Il nuovo Registro pubblico delle opposizioni disciplinerà il trattamento delle numerazioni telefoniche nazionali fisse e mobili degli utenti e dei corrispondenti indirizzi postali, e si applicherà a tutte le comunicazioni telefoniche con qualunque mezzo effettuate – sia tramite operatore, sia mediante sistemi automatizzati di chiamata – oppure tramite posta cartacea, finalizzate all’invio di materiale pubblicitario, alla vendita diretta di beni e servizi e al compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.
COME CI SI ISCRIVE Ciascun utente può chiedere al gestore del Registro che la numerazione della quale è intestatario o il corrispondente indirizzo postale siano iscritti nel registro per opporsi al trattamento dei propri dati per fini di telemarketing o per il compimento di ricerche di mercato. L’iscrizione avviene gratuitamente secondo le seguenti modalità: -web, compilando il modulo elettronico alla pagina www.registrodelleopposizioni.it -telefono, chiamando il numero verde 800 265 265 -email, inviando l’apposito Modulo all’indirizzo iscrizione@registrodelleopposizioni.it -raccomandata. Gli iscritti possono revocare in qualunque momento la propria opposizione nei confronti di uno o più operatori. Con l’iscrizione al registro si intendono revocati tutti i consensi precedentemente espressi, con qualsiasi forma o mezzo, che autorizzano il trattamento di numerazioni telefoniche nazionali.
COSA DEVONO FARE GLI OPERATORI L’operatore di telemarketing che utilizza i dati presenti negli elenchi telefonici pubblici è tenuto a verificare con il RPO le liste dei potenziali contatti, tramite una serie di servizi disponibili sul sito del registro stesso. Gli operatori sono tenuti a registrarsi al sistema gestito dalla Fondazione Ugo Bordoni e a comunicare la lista con i dati che intendono contattare. Il Gestore, mettendo a confronto le informazioni contenute nel Registro e la lista dei contatti fornita dall’operatore, eliminerà da quest’ultima tutti i dati degli abbonati che hanno richiesto di non ricevere comunicazioni commerciali indesiderate
VIGILANZA E SANZIONI In caso di violazione delle disposizioni, le società di telemarketing rischiano sanzioni amministrative pecuniarie fino a 20 milioni di euro, e per le imprese sono previste multe fino al 4 % del fatturato totale annuo. Gli utenti possono denunciare abusi e il mancato rispetto del Registro da parte di call center e operatori inviando una segnalazione attraverso il sito del Garante per la privacy.(Gds.it)