Pubblicato il: 29/07/2022 alle 15:15
Continuo l’impegno del Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Giancarlo Cancelleri, che oggi annuncia un altro importante risultato per la sua Sicilia, l’inizio dei lavori per il ripristino della linea Caltagirone – Gela. “Oggi cominciano i lavori di intervento di ricostruzione del Viadotto al km 326+645 della linea Caltagirone-Gela, è il principale intervento finalizzato a riattivare la circolazione sulla line ferroviaria Lentini – Gela a singolo binario, non elettrificata e ripristinare quindi i collegamenti tra la città di Gela, Caltagirone ed il resto della rete ferroviaria” informa Cancelleri.
“Il nuovo viadotto ad archi, progettato in modo da riprodurre la precedente configurazione architettonica prima del crollo con 17 arcate, si sviluppa per una lunghezza complessiva di 413.0 m” continua con soddisfazione il Sottosegretario. “Oggi facciamo un grande passo avanti e concretizziamo un impegno preso da tempo, in coordinamento con le Istituzioni centrali e locali, che ha visto l’aggiudicazione dell’appalto al Consorzio RESEARCH CONSORZIO STABILE SCARL per un valore economico complessivo di circa nove milioni di euro. Una cifra importante per una infrastruttura che chiedeva risposte da tempo”, commenta Cancelleri. “Sono convinto che ai siciliani sia arrivato il messaggio forte e chiaro che lo Stato si sta occupando anche di questo territorio”, conclude orgoglioso.
Anche la Regione ha inviato una nota. "Al via – si legge – la ricostruzione del viadotto ferroviario di contrada Angeli, fra Caltagirone e Niscemi, segmento della linea Caltagirone-Gela chiusa da oltre dieci anni. Proprio il crollo del vecchio ponte determinò, nel 2011, il blocco totale della tratta. Stamane, alla presenza del’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone e dei tecnici di Rfi e Italferr, sono stati consegnati i lavori. «Il cantiere ormai avviato – ha dichiarato Falcone – ha un grande valore non solo per il sistema della mobilità su ferro in Sicilia, ma anche, per altro verso, sul piano simbolico. Il crollo del vecchio ponte, in una domenica di maggio del 2011, colse tutti alla sprovvista e divenne purtroppo l’emblema, a livello nazionale, dell’arretratezza a cui erano condannate le ferrovie in Sicilia. Poi, per anni, la tratta Caltagirone-Gela è stata considerata come un ramo secco fino all’inversione di tendenza voluta dal governo Musumeci. Prima abbiamo riaperto la tratta Caltagirone-Catania, poi abbiamo spinto Rfi al cambio di passo negli investimenti su un comprensorio da ben 170 mila abitanti, da Gela fino al capoluogo etneo passando per l’entroterra del Nisseno e del Calatino. Di fatto, la riapertura di una ferrovia ad elevato potenziale commerciale, sociale e turistico, non è più un traguardo irrealizzabile. Oggi vediamo invece partire un investimento che cancellerà lunghi anni di trascuratezza e abbandono». La ricostruzione del viadotto ferroviario fra Caltagirone e Niscemi, da completare in un anno, costituisce il primo lotto del complessivo ripristino della tratta fino a Gela. Il cantiere odierno ha un valore di quasi 9 milioni di euro ed è stato aggiudicato al Research Consorzio stabile Scarl di Salerno consorziato con l’impresa Ricciardello Costruzioni srl. Il nuovo viadotto ad archi, progettato in modo da riprodurre la configurazione architettonica a 17 arcate esistente prima del crollo, si svilupperà per 413 metri. Il vecchio ponte era stato realizzato tra il 1957 e il 1959".