Pubblicato il: 03/03/2014 alle 16:44
IN COPERTINA: FOTO DI MAURO FORNASERO
Simone Cusimano“Al termine dell’ultima riunione, siamo andati a letto con un sogno, Caltanissetta Smart City”. Lo staff dell'associazione “Liberi di…” sta lavorando ad un progetto per far diventare il capoluogo più interattiva nel settore della comunicazione, dell'uso di tecnologie ma soprattutto sulla mobilità e sullo sfruttamento delle risorse energetiche alternative.
“Come molti sapranno, una città è smart se è intelligente, come riportato su wikipedia è “un ambiente urbano in grado di agire attivamente per migliorare la qualità della vita dei propri cittadini. La città intelligente riesce a conciliare e soddisfare le esigenze dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni, grazie anche all'impiego diffuso e innovativo delle TIC (tecnologie di informazione e comunicazione), in particolare nei campi della comunicazione, della mobilità, dell'ambiente e dell'efficienza energetica”.
“Abbiamo voluto prendere spunto dall’Osservatorio Between, impegnato da anni nel monitoraggio della diffusione dei servizi digitali in Italia, che ha pubblicato un report sulle città più smart del Belpaese. Dal report – aggiunge Simone Cusimano, presidente dell'associazione – sono emerse alcune considerazioni di carattere generale utili sia agli amministratori locali che agli innovatori di tutta Italia per sapere meglio dove e come investire. Il nostro obiettivo nell’analizzare la ricerca dell’Osservatorio Between non era finalizzato a stilare una classifica di merito, bensì a stabilire un optimum a cui la nostra realtà locale deve tendere e ad individuare alcune best practice da proporre e attivare anche nella nostra città, di seguito riportiamo alcuni punti focali sui quali abbiamo iniziato a confrontarci”.
“I servizi di mobilità: molte delle città più virtuose, per esempio, offrono la possibilità di comprare abbonamenti o biglietti on-line, la digitalizzazione di orari e percorsi, i servizi informativi all’utenza in mobilità (paline intelligenti, web, sms, App). Nel settore della sanità lo standard è la prenotazione di visite specialistiche e non, il pagamento di ticket e il ritiro dei referti tutto via web. In merito abbiamo già avviato un percorso di collaborazione con alcuni esperti per redigere un progetto da presentare agli organi competenti che andrebbe a migliorare l’efficienza del servizio in favore dei cittadini.
Pratiche di e-government: sono da considerarsi come modelli i servizi online comunali di anagrafe, cambio di residenza, fiscalità e la presenza di progetti e portali open data. Infine per quanto concerne la mobilità alternativa molte città si sono organizzate per facilitare l’utilizzo di auto totalmente elettriche, incoraggiando il car sharing, ma per questo, forse,non siamo ancora pronti.
Ci piacerebbe , insomma una città 2.0, e questo può non rimanere solo un sogno, ma, con l’impegno di tutti, diventare una promessa, a tal proposito abbiamo già iniziato a lavorare in questa direzione e ci dichiariamo pronti ad accettare la collaborazione fattiva di chiunque creda in questo progetto”.