Pubblicato il: 07/08/2022 alle 08:41
Il procuratore di Patti, Angelo Vittorio Cavallo (nella foto), confessa la propria incredulità davanti al caso di una donna di 46 anni, mamma di un bambino di 7 affetto da una lieve disabilità psichica, che abusava sessualmente del figlio.
La donna è stata arrestata dalla polizia a Capo d’Orlando, dopo un’indagine coordinata dal pm Alice Parialò e scaturita dalla denuncia presentata dal padre del piccolo, il quale aveva visto sul cellulare della figlia un file che lasciava poco spazio ai dubbi su quanto accadeva tra la ex moglie e il bimbo. La donna è ora ai domiciliari e i figli sono stati affidati al padre. «Anche noi abbiamo pensato inizialmente, leggendo la denuncia, che fosse una cosa abnorme, ma ci siamo dovuti ricredere quando abbiamo esaminato un video allegato all’esposto, lo stesso poi ritrovato nel telefonino di uno dei due bambini. Si tratta di un fatto gravissimo, nato nel contesto di una famiglia all’apparenza normalissima», dice il procuratore Cavallo.
«Subito – continua il magistrato – abbiamo voluto allontanare la madre dai due bambini per evitare che episodi simili si ripetessero. Faremo ulteriori indagini per approfondire i fatti. Sembra, da quello che ci ha detto il difensore della signora, che lei soffrisse di un lieve disturbo mentale, che è stato documentato, e anche su questo faremo ulteriori approfondimenti».
Moglie e marito si erano separati ma senza particolari traumi. Lei – secondo il racconto dell’ex marito che dopo la separazione si è trasferito in un comune vicino a Capo d’Orlando.
Un giorno, mentre l’uomo si trovava in compagnia dei due figli, aveva dato un’occhiata ai loro cellulari e ha scoperto il video che il piccolo aveva registrato quando la mamma s’intratteneva con lui. Dopo alcune immagini iniziali, il file conteneva soltanto le voci dei due e le parole esplicite di mamma e figlio su quanto accadeva tra loro. Il padre a quel punto ha sporto denuncia, allegando una copia del video.
I due ragazzini non avevano mai manifestato – da quello che è emerso anche dalla testimonianza delle insegnanti e di conoscenti della famiglia – segni di disagio, né riferito di avere problemi. Il bambino, assistito da una psicologa, durante l’indagine ha descritto quanto era accaduto tra lui e la mamma.