Pubblicato il: 07/08/2022 alle 15:10
Il maltempo si abbatte sul Nord Italia. Un albero è caduto su un'automobile in corsa e ha provocato la morte di una persona che si trovava all'interno del veicolo. E' successo poco mdopo la mezzanotte in via Mongreno a Pino Torinese (Torino). Nell'Alessandrino, alberi abbattuti dal vento. Un temporale scoperchia il PalaLancia a Chivasso. Grandine e alberi caduti nell'Astigiano. E intanto è assalto ad aerei e traghetti.
Resta chiusa la Strada Statale 51 Alemagna nel tratto sopra Cortina D'Ampezzo, tra la località di Fiames e passo Cimabanche, dopo la frana caduta nella serata di venerdì. Proseguono senza sosta gli interventi di ripristino da parte delle squadre di Anas per la riapertura della strada, su cui incombe il pericolo di altro scarico di materiale, viste le cattive condizioni meteo. Per raggiungere Dobbiaco (Bolzano), il percorso alternativo per gli automobilisti, segnalato in loco, è quello che attraversa passo Tre Croci e Misurina, lungo la Strada regionale 48 e la Provinciale 49, fino a Carbonin (Bolzano). Percorso inverso per i veicoli che dalla val Pusteria devono raggiungere Cortina D'Ampezzo.
Courmayeur resta ancora senza acqua, a causa della caduta della frana in Val Ferret, avvenuta venerdì sera, che ha danneggiato l'acquedotto comunale. I lavori procedono, ma oltre alle frazioni di Entrèves, La Palude e il Villair anche in altre zone del paese da questa mattina manca l'acqua. Numerosi i disagi e proteste, non solo per i residenti, ma anche per gli albergatori e i ristoratori. Il comune di Courmayeur ha fatto sapere che i lavori procedono in maniera celere, e, salvo imprevisti causati dal maltempo (nel pomeriggio sono previsti temporali), domani in giornata la situazione dovrebbe tornare a una graduale normalità.
Nelle frazioni dove l'acqua manca da venerdì sera, bar e ristoranti sono chiusi; restano aperti gli alberghi anche se molti ospiti che dovevano arrivare hanno disdetto e altri ancora sono partiti prima. ''L'auspicio è di consentire una graduale e parziale ripresa del servizio – scrive l'amministrazione comunale in una nota – di fornitura dell'acqua da domani, lunedì. Acqua che dovrà essere bollita''. Non sono mancate le polemiche, soprattutto da parte di turisti delle seconde case, che sui social scrivono di non essere stati avvisati del problema. Il comune ha organizzato due punti di distribuzione dell'acqua potabile, uno nel piazzale della val Veny e l'altro a piazzale Grivel a Dolonne. Già da ieri sera le scorte d'acqua nei supermercati della zona sono finite. Per quanto riguarda l'accesso alla val Ferret, che non è più isolata da ieri pomeriggio, sono state previste delle finestre di passaggio sia in discesa sia in salita.
Con l'ultima ondata di maltempo che ha provocato esondazioni, frane e smottamenti sale il conto degli eventi estremi in Italia dove dall'inizio dell'anno si sono verificati ben 1567 tra nubifragi, tornado, tempeste di vento, grandinate, ondate di calore in aumento del 24% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E' quanto emerge dall'analisi della Coldiretti su sulla base dei dati dell'European Severe Weather Database (ESWD) "Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione del clima in Italia in un 2022 che si classifica fino ad ora in Italia come l'anno più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di +0,98 gradi rispetto alla media storica ma segnato da una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo".
Si tratta di "cambiamenti climatici che provocano danni perché si abbattono su un territorio reso più fragile – sottolinea Coldiretti – dalla cementificazione e dall'abbandono. Nel 2021 sono stati consumati oltre 2 metri quadrati di suolo al secondo, il valore piu' alto negli ultimi 10 anni: con il cemento che ricopre ormai 21.500 km quadrati di suolo nazionale, dei quali 5.400, un territorio grande quanto la Liguria, riguardano i soli edifici che rappresentano il 25% dell'intero suolo consumato, secondo il Rapporto elaborato dall'ispra. Il risultato – precisa la Coldiretti – è la presenza di 7252 i comuni, ovvero il 91,3% del totale, a rischio idrogeologico secondo dati Ispra". Le aree perse in Italia "dal 2012 avrebbero garantito la fornitura complessiva di 4 milioni e 150 mila quintali di prodotti agricoli e l'infiltrazione di oltre 360 milioni di metri cubi di acqua di pioggia che ora, scorrendo in superficie, non sono più disponibili per la ricarica delle falde e aggravano la pericolosità idraulica dei nostri territori segnati dal moltiplicarsi di eventi estremi dalla siccità ai violenti temporali", aggiunge l'Associazione. (ANSA)