Pubblicato il: 19/08/2022 alle 09:00
L'incendio è sotto controllo, ma non è stato ancora domato. L'emergenza roghi da ieri coinvolge anche la discarica di Bellolampo a Palermo. Una spada di Damocle sulla città, tanto che ieri sera il sindaco Roberto Lagalla ha raccomandato a tutti di limitare il tempo da trascorrere all'aperto e chiudere le finestre delle case. Meglio essere prudenti quando il fuoco colpisce una delle vasche dove si raccolgono i rifiuti. L'intervento dei vigili del fuoco e l'azione dei canadair ha evitato che la situazione degenerasse. Già in serata la Rap ha tenuto a precisare che le fiamme non hanno intaccato l'operatività dell'impianto e anche il Tmb.
Ma dopo una notte di lavoro, i vigili del fuoco sono ancora lì, a tentare di arginare l'espansione dell'incendio, a domare le fiamme. La battaglia non è ancora vinta, anche se la potenza del fuoco non preoccupa più, a differenza di quanto è successo ieri quando gli incendi hanno messo a rischio persino le case del quartiere Borgo Nuovo. Alcuni residenti hanno dovuto abbandonare le abitazioni di fretta e furia, anche le suore minori di San Francesco che hanno una sede in via Bronte, hanno lasciato la struttura. Vigili del fuoco ancora al lavoro anche nella zona di Poggio Ridente, dove alcuni residenti sono stati invitati a lasciare le loro villette. Questa mattina un altro incendio è divampato su Monte Grifone, mentre per qualche ora è stata chiusa l’autostrada da Termini Imerse a Trabia per diversi incendi appiccati nella zona. Restano alcuni focolai nella zona di Giacalone, frazione di Monreale.
Incendi in provincia di Palermo
La puzza di bruciato, la cenere, il fumo, tangibili in buona parte di Palermo, sono le tracce dell'inferno di fuoco che ha caricato di tensione le ultime 24 ore. Momenti di ansia e terrore anche per gli abitanti di altri comuni della provincia e della Sicilia. Nelle ultime ore i canadair, insieme alle squadre antincendio, sono intervenuti a Bolognetta, Montemaggiore Belsito in contrada San Giovanni, a Portella della Ginestra a Piana degli Albanesi. Incendi anche a Piano dell'Occhio e Valle Presti Monreale, a monte San Calogero a Caccamo, Belmonte Mezzagno e Calcerame a Montelepre. A Misilmeri ha preso fuoco un serbatoio Gpl. Altri incendi sono stati registrati sulla Palermo-Sciacca, nella zona di San Giuseppe Jato, e lungo l'autostrada Palermo-Catania, all'altezza di Villabate. Il fuoco ha riscaldato la notte anche a Termini Imerese. Il sindaco Maria Terranova su Facebook ha scritto: "Incendi ovunque. Contrada Cortevecchia, contrada Pistavecchia, contrada Bragone, Rocca Rossa – Ozanam. Siamo tutti fuori per dare sostegno ai cittadini, con il fuoco a pochi passi da noi".
L'incendio a Pantelleria
A Pantelleria il rogo è stato del tutto domato già ieri. Ma abitanti e residenti, tra cui vip come lo stilista Giorgio Armani, l'ex calciatore Marco Tardelli, l'attore Claudio Santamaria, ricorderanno a lungo quelle sette ore di inferno, la fuga verso il mare tra i sentieri e le lingue di fuoco. "E' uno scenario da incendio doloso", ha commentato il capo della protezione civile, Salvo Cocina. Da un primo bilancio emerge che sono andati in fumo circa 60 ettari di vegetazione, 16 le persone sgomberate nella notte, 30 quelle che sono fuggite per precauzione (18 delle quali ospitate dal Comune), nessun ferito, un solo turista con problemi respiratori è stato soccorso e poi dimesso.
La Procura di Marsala, guidata da Roberto Piscitello, ha aperto un'inchiesta a carico di ignoti per incendio colposo. Sulla propria pagina Facebook, il Comune di Pantelleria lancia un appello: "Se qualcuno sa, parli, perché questo scempio è una ferita per tutta l'isola".
Incendi nel resto della Sicilia
È tempo di contare i danni. Anche nel resto della Sicilia. A Canicattì, in provincia di Agrigento, le fiamme hanno lasciato il segno del loro passaggio distruttivo anche sulla Villa Bordonaro, la storica dimora recuperata e diventata location per banchetti e intrattenimenti. Sono andati distrutti materiali, arredi ed accessori strumentali alla sistemazione degli ospiti ma per fortuna non ci sono stati feriti. Una donna, ultrasettantenne, che era rimasta bloccata al primo piano della struttura è stata portata in salvo dai vigili del fuoco che hanno salvato anche il suo cagnolino. Ma incendi hanno riguardato anche alcune zone delle province di Messina, Siracusa, Catania, dove sono andati in fumo ettari di macchia mediterranea. Nel Trapanese, due grossi incendi ieri hanno colpito la città di Calatafimi, in particolare la vegetazione attorno al Castello Eufemio, e il Bosco di Scorace a Buseto Palizzolo. Ma altri roghi si sono sviluppati da Valderiche a Montagna Grande fino a sfiorare l'autostrada A29. In serata il fuoco ha coinvolto anche la zona di Castelluzzo, fiamme anche a ridosso dello Zingaro.