Pubblicato il: 14/03/2014 alle 11:28
Il presidente di Confindustria in Sicilia e responsabile nazionale per la legalità, Antonello Montante, lancia l'allarme. “La Regione siciliana sta arrivando al default, non per responsabilità del governo Crocetta ma per trent'anni di cattiva gestione. Per evitare di rimanere prigioniero, il governatore dopo avere destrutturato il sistema, lavoro apprezzabile, adesso passi al secondo step quello della ricostruzione: predisponga un business plan di 4-5 punti su cui concentrare gli sforzi per lo sviluppo, affidandosi a gente esperta, competente e dai comportamenti etico-morali irreprensibili”.
“Il problema è molto serio – sostiene Montante – le imprese sono seriamente preoccupate e chi pensa ancora che tanto poi arriva l'aiuto dello Stato si sbaglia di grosso”.
Proprio ieri notte la giunta Crocetta ha approvato la manovra bis da 300 milioni destinati a pagare gli stipendi a forestali e personale di enti e consorzi pubblici, rimasti senza salario da tre mesi per l'impugnativa di buona parte della legge di stabilità 2014 da parte del commissario dello Stato, col conseguente blocco della spesa per 570 mln, transitata nel fondo indisponibile a garanzia dei residui attivi, crediti inesigibili.
“Gli stipendi è ovvio vanno pagati – afferma Montante – ma ora bisogna pensare a sostenere le imprese e le famiglie siciliane con politiche di sviluppo e di tagli agli sprechi”.