Pubblicato il: 14/03/2014 alle 16:54
L’assessore comunale allo Sport di Caltanissetta, Gaetano Angilella, interviene in merito alle polemiche di questi giorni sulle tariffe emanate dal Comune per l’utilizzo degli impianti sportivi.
Di seguito si riporta integralmente la nota dell’Assessore:
Ancora una volta ritengo doveroso fare chiarezza e smentire le tante falsità riportate sulle tariffe degli Impianti sportivi, che, questa Amministrazione, suo malgrado, per obbligo di legge e non per capriccio ha dovuto applicare, anche se in misura più che ridotta, rispetto agli effettivi costi di gestione degli stessi, diventati insostenibili, e anche perché i Cittadini tutti sappiano che su questo falso problema solo alcuni “personaggi”, che si dichiarano “missionari” dello sport nisseno, stanno cercando di fare propaganda e speculazione politica, arrivando anche a dire di rimetterci di tasca (?) (pur non godendo di un posto di lavoro adeguatamente e stabilmente retribuito !!..) in barba alle “rette salate” che incassano regolarmente dalle famiglie dei giovani calciatori.
Questa Amministrazione si vanta di praticare e non solo predicare la “legalità” e la “trasparenza”, non dimenticando che amministrare un bene pubblico comporta delle responsabilità nei confronti di tutti i cittadini, così che il rispetto delle leggi guida ogni azione che essa compie.
Andiamo pertanto a dare una ampia e completa delucidazione di tutta la materia:
Intanto la Normativa: Leggi vigenti: – D.L. 28 febbraio 1983 n° 55 – L n° 135/2012;
– Regolamento uso impianti sportivi comunali (adottato con Delibera n°558 del 26 aprile 1993 dal Commissario O. Zaccone) l’art. 7 obbliga il pagamento di tariffe secondo le disposizioni di legge.
Anche gli Impianti sportivi, al pari dei tanti altri beni (il Margherita, la Scarabelli, il Moncada, il Michele Abbate), come dei servizi fondamentali quali la refezione scolastica, gli asili ed altro che il Comune dispone per i suoi Cittadini, sono tutti soggetti, per legge, al pagamento di tariffe diversamente articolate, che oggi (spending review), dovrebbero coprire l’intero costo di gestione (utenze, custodia, manutenzione).
Situazione attuale degli Impianti:
ad oggi tutti gli Impianti dove le Società sportive svolgono le attività federali agonistiche sono ancora agibili e funzionanti, anche se sono ormai datati, grazie alle notevoli spese sostenute dal tanto vituperato Comune.
Queste le risorse che vi sono state impiegate in questi ultimi 18 mesi:
– Tomaselli: oltre 100.000,00 euro (da agosto 2012 ad oggi per il recupero e ripristino e manutenzione del manto erboso, ripristino guaina copertura, manutenzione ordinaria);
– Palmintelli: più di 35.000,00 euro (a questo impianto è stata ridata l’agibilità per l’accesso al pubblico a cui era interdetto dal 2002)
– Cannizzaro: 40.000,00 euro (è stato rifatto 1/3 del parquet e sistemato il marciapiede esterno)
– Palamilan: 10.000,00 euro (interventi vari di manutenzione)
– Cannavò: 10.000,00 euro ( per interventi vari, finché non è stato occupato abusivamente dagli extracomunitari)
Alle cifre sopra indicate, va aggiunto che saranno ancora necessarie altre risorse per assicurare il completamento della stagione agonistica in corso.
Costi di gestione:
Alle spese sopra descritte vanno aggiunti i costi di gestione, che, unitamente alla obbligatorietà della normativa, sono stati ulteriore motivo della necessità della introduzione delle incriminate tariffe.
Sulla base dei dati forniti dall’Ufficio tecnico il quadro dei costi delle sole utenze di Luce, Acqua, Gas per ciascun impianto è il seguente:
– Tomaselli 75.000,00 euro
– Palmintelli 60.000,00 euro (di cui 45.000,00 di sola luce)
– Cannizzaro 42.000,00 euro
– Palamilan 25.000,00 euro
– Cannavò 40.000,00 euro (funzionante).
Ebbene, consapevoli delle enormi carenze economiche in cui si dibatte il nostro Comune, considerando anche le difficoltà che tutte le attività stanno attraversando, ivi compresa l’attività sportiva agonistica che non gode più di contributi, come accadeva anche nel recente passato ( fino al 2008), allorquando ce ne era per “tutti”, fino al punto che si potevano spendere centinaia di migliaia di euro per manifestazioni (addirittura, si dice, circa 100.000,00 euro, solo per dei camion di sabbia), già nel corso della stagione sportiva 2012/2013 abbiamo anticipato che con la successiva 2013/2014, sarebbe stata applicata una tariffazione ,anche se minima, per recuperare seppur molto parzialmente alcuni costi vivi di gestione, rispettando al contempo la legge.
Non posso certamente dire che tale notizia abbia riscosso entusiasmo, anzi, le resistenze sono state notevoli, comunque gli importi che sarebbero stati stabiliti erano oramai attesi da tutti i fruitori degli impianti, i quali alla fine ammettevano che, così come avviene oramai in tutti i Comuni, era giusto che si applicassero delle tariffe, che sarebbero servite a regolamentare meglio la presenza nei diversi impianti, i quali, essendo concessi gratuitamente, ancora oggi stanno letteralmente scoppiando con grave disagio per gli stessi utenti.
Arriviamo così a determinare le tariffe che, per ogni singolo impianto, sono stabilite considerando le sole utenze della luce, del gas, e dell’acqua, in misura tale da recuperare appena una percentuale finale di recupero pari al 15/20 % di questi costi, in quanto per le Società sportive di Caltanissetta che svolgono attività federale queste tariffe sono ulteriormente ridotte del 50%.
Ecco quindi quali sono le famigerate “Tariffe”:
– Cannizzaro tariffa unica euro 10,00 h.
– Palamilan “ “ “ 7,00 h
– Palmintelli “ senza lux “ 10,00 h.
“ “ con lux “ 20,00 h.
– Tomaselli “ senza lux “ 15,00 h.
“ “ con lux “ 25,00 h.
Tali tariffe, per le Società nissene, ripeto, sono ridotte del 50% se il pubblico non paga un biglietto di ingresso; se invece l’ingresso è a pagamento la riduzione è del 20%.
Va aggiunto che nelle modalità di applicazione delle tariffe, è stato previsto che a fine stagione, sarà valutata la possibilità di dare un sostegno economico alle Società da scomputare sulle stesse tariffe tenendo conto: del Campionato disputato, del numero di atleti partecipanti e del risultato conseguito.
Per completare questa ampia spiegazione è doveroso che i nostri Concittadini sappiano ancora che, per formalizzare ogni cosa, abbiamo (purtroppo) impiegato un bel po’ di tempo, per cui di tutte le 23 Società che utilizzano gli impianti, già le 18 Società che stanno pagando la tariffa, la pagano solo a partire dal mese di Febbraio e non dal mese di Settembre, cioè da quando hanno iniziato l’attività.
Per concludere e non senza rammarico mi spiace evidenziare che taluni dirigenti delle sole 5 Società di calcio che si stanno rifiutando di pagare che sono esattamente: Atletico CL – Sporting Nissa –Real Nissa- CL Calcio- Nuova Pro Nissa, da questa Amministrazione hanno avuto esaudita ogni richiesta che fin dal mese di Settembre hanno avanzato, abusando financo dell’utilizzo dell’energia elettrica per l’uso delle lavatrici per la pulizia degli indumenti e dell’uso improprio di stufe elettriche per asciugare gli stessi per notti intere in barba a tutti i contribuenti di questa Città, che in quota parte sostengono le casse comunali.
Queste Società comunque avranno garantito l’uso degli Impianti per lo svolgimento delle gare ufficiali come da calendario a suo tempo autorizzato dal Comune, mentre sarà vietato loro l’uso soltanto per gli allenamenti.
Allo stesso tempo vorrei chiedere a chi, puerilmente e strumentalmente si oppone al pagamento di questo minimo contributo richiesto dal Comune, quasi arrivando financo ad istigare a non rispettare le leggi, come giustifica l’aumento esagerato( fino al 350%), delle tasse che vengono imposte alle Società per lo svolgimento delle attività federali.
Ed infine, chi dice che “le nuove tariffe sull’uso degli impianti rischiano di far morire lo sport nisseno”, dimostra di avere scarsa capacità di capire che ogni servizio, anche il più essenziale, oggi va pagato; a costui comunque voglio suggerire di leggere quanto ha detto proprio ieri 13 marzo sul quotidiano “La Sicilia” alla pag.25 un autorevole esponente dello sport nonché Delegato CONI di Catania, il quale afferma: “La Sicilia – continua il dott. LaDelfa – rispetto………….. e per quanto riguarda gli impianti, così come nel resto d’Italia, occorre pagare la struttura utilizzata e, per legge, nessun assessore, anche volendo, oggi può concederli gratuitamente.”