Pubblicato il: 17/03/2014 alle 17:46
Gianluca Micciché
Si vanno chiudendo i giochi per le elezioni amministrative che fra due mesi chiameranno alle urne i nisseni che dovranno scegliere il prossimo sindaco e il Consiglio Comunale. Martedì mattina alle 10.30, la segreteria cittadina dell'Udc presenterà il proprio programma e il codice etico per i candidati durante un incontro che si svolgerà all'Hotel Plaza. Sulla scelta dello schieramento, sembra ormai certa la “sterzata” a sinistra dei democristiani nisseni, anche se il deputato regionale Gianluca Micciché ha ribadito che prima deve esservi la condivisione sul programma piuttosto che su nomi e aspirazioni. Ma i tempi, si sa, stringono per decidere alleanze e patti di coalizione. Intanto in casa del Partito Democratico continua il dibattito sulla scelta del candidato. Una frangia del Pd ha proposto il nome dell'avvocato Annalisa Petitto, ipotesi che però non trova il consenso di molti iscritti e dirigenti.
Luca ManninoA sorpresa è stato tirato fuori anche un nominativo esterno alle nomenclature partitiche come quello di Luca Mannino, ex presidente della Nissa, editore dell'emittente televisiva Tfn e imprenditore nel campo della tecnologia applicata alla sicurezza. Figura sulla quale avevano immaginato di scommettere tanto il Pd quanto l'Udc. Ma Mannino – da quanto s'è appreso – ha rifiutato l'offerta. Non è escluso che il Pd e l'Udc convergano sulla candidatura di Giovanni Ruvolo, espressione del Polo Civico che ha detto a chiare lettere di non essere disposto a fare un passo indietro per cedere il posto ad altri candidati. D'altronde Ruvolo ha già ufficializzato il suo programma e un suo dietrofront – spiegano dal quartier generale del Polo Civico – sarebbe considerata una sottomissione ai partiti. Regna il caos  nel centrodestra, che rischia di presentarsi frammentato all'appuntamento elettorale.
Sergio IaconaDa una parte c'è Ncd che schiera l'uscente Michele Campisi – ma qualche mugugno in casa c'era e rimane sul mandato bis – mentre Forza Italia continua a lavorare sulla candidatura del penalista Sergio Iacona, sostenuto anche da una cerchia di rappresentanti della società civile a lui vicini che vogliono puntare sulla sua figura di moderato.